CONSIGLIO. Via libera alla delibera dopo le ultime integrazioni
Dopo l'esame delle osservazioni presentate dai cittadini e il parere positivo espresso dalla commissione Urbanistica, il Consiglio comunale ha approvato ieri (ultima seduta della consiliatura) il Piano particolareggiato per il Centro storico: 34 votanti, 33 a favore, un astenuto. «Finalmente», ha spiegato Andrea Scano, presidente della commissione Urbanistica che in questi mesi ha lavorato a tamburo battente per portare a termine il lungo lavoro fatto dagli uffici, «avremo un piano che, giusto per fare qualche esempio, cercherà di preservare per finalità pubbliche lo spazio ancora libero tra via Tristani e via Giardini».
LE RISPOSTE La delibera, illustrata dall'assessore all'Urbanistica Paolo Frau e discussa dai capigruppo e consiglieri, contiene le risposte alle osservazioni fatte dalle soprintendenze e dal servizio tutela del paesaggio della Regione, con le relative integrazioni al piano. In particolare, sono stati inseriti gli approfondimenti relativi all'analisi dei margini della città storica e alla cinta muraria.
LE NOVITÀ Diverse le novità. Per i privati ci sarà la possibilità di «ricostruire le porzioni di case distrutte durante i bombardamenti, di realizzare soppalchi e frazionamenti delle unità immobiliari, anche usufruendo di regole più specifiche sugli impianti tecnologici». Provvedimenti, in pratica, indispensabili per «riqualificare il centro storico, facilitando il riutilizzo di case sfitte e di immobili abbandonati». Ma anche, ha osservato Scano in Aula, «creando le condizioni per la riqualificazione di strade, piazze, giardini, percorsi pedonali».
LE FABBRICHE Di particolare rilevanza è l'attenzione che il piano ha dedicato agli spazi pubblici e di interesse strategico, come l'area di via Tristani e quella di via Fara, e per i vuoti urbani. Proposto un riuso delle Grandi fabbriche : il complesso del San Giovanni di Dio, che sarà la Grande fabbrica presidio della salute e della socialità; l'ex Manifattura, che diventerà la Grande fabbrica della creatività e dell'innovazione; il palazzo delle scienze, che manterrà la sua vocazione come museo della scienza; il complesso delle ex cliniche e dell'Ospedale di San Michele, che diventerà il distretto della conoscenza.
IL SINDACO «Finalmente si potrà procedere agli interventi di riqualificazione», ha detto il sindaco Massimo Zedda, «risanamento, restauro e ristrutturazione degli edifici privati e di quelli pubblici. Un'opportunità di crescita e di lavoro grazie alla valorizzazione dello straordinario patrimonio storico-culturale della città. Permetterà i frazionamenti, l'uso dei sottotetti e la possibilità di realizzare i soppalchi degli appartamenti esistenti, in modo da poter dare un'altra risposta all'esigenza di abitazioni per giovani e giovani coppie. Per Cagliari è una giornata importante. Da parte nostra un ringraziamento al Consiglio, agli uffici comunali e al dipartimento di Architettura dell'Università per il lavoro svolto».