Rassegna Stampa

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Al via l’edizione 2016 di Monumenti aperti. Tra le novità Villasimius e Milis

Fonte: web sardiniapost.it
21 aprile 2016

 

La Sardegna apre le porte dei suoi siti culturali per la ventesima edizione di Monumenti Aperti in programma dal 23 aprile al 29 maggio. Un viaggio alla scoperta della cultura da nord a sud dell’Isola e in concomitanza per il terzo anno consecutivo con la Regione Piemonte, la manifestazione organizzata da Imago Mundi quest’anno spegne venti candeline e coinvolge quarantacinque comuni sardi (tre quelli piemontesi).

Saranno quasi tredicimila i volontari, soprattutto studenti, che faranno da ciceroni in settecento luoghi della cultura per la più grande festa di valorizzazione dei beni culturali e del volontariato della nostra regione. Cinque nuovi comuni parteciperanno per la prima volta: Milis, Villasimius, Lunamatrona, Usini e Castiglione Tinella (Piemonte). Mentre fra i nuovi monumenti: la Spiaggia di Porto Giunco a Villasimius, Sant’Antioco di Bisarcio a Ozieri, l’area archeologica delle Terme Maetzke a Porto Torres, il campanile della chiesa di San Ponziano a Carbonia che sarà visitabile fin quasi alla cima e il Tophet a Sant’Antioco.

Tre milioni di visite guidate grazie all’impegno di centomila studenti e cinquemila volontari che hanno riscritto e raccontato mille monumenti in più di cento amministrazioni comunali nel corso degli anni, sono numeri che testimoniano il grande successo popolare della storia della manifestazione nata a Cagliari nel 1997 grazie all’Associazione Ipogeo e subito dopo Imago Mundi.

“La nostra regione ha una forza pulsante nel volontariato”- ha detto l’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi (a sinistra nella foto) -. Vent’anni sono un traguardo storico, i prossimi dieci anni saranno dedicati a esportare monumenti aperti in Italia per fare in modo che possa diventare un motore di attrazione per i turisti, purtroppo non siamo abituati a riconoscere i nostri monumenti e a valorizzarli. La nostra Regione è un monumento aperto e per questo vogliamo trasformarla in un posto d’attrazione turistica”. “Ogni anno la manifestazione conta circa 250 mila visitatori, molti stranieri arrivano proprio nella nostra isola per partecipare a Monumenti Aperti – ha aggiunto Fabrizio Frongia (a destra), presidente dell’associazione Imago Mundi-. Puntiamo a divulgare la nostra formula culturale in tutta l’Italia, alcune regioni hanno già preso Il nostro esempio”.

L’edizione 2016 non cambia la formula della manifestazione che punta a valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione de patrimonio storico artistico e naturalistico soprattutto agli studenti dalle scuole elementari all’università, che rappresentano circa l’80 per cento dei volontari coinvolti. Un appuntamento che ogni anno costa circa 260mila euro (il 20 per cento arriva dalle casse regionali, i restanti da comuni e media partners). Le novità arrivano di quest’anno arrivano proprio sul fronte finanziario, infatti per la prima volta la Regione sarda finanzierà la manifestazione per un triennio e non solo per un’annualità. “Questo ci permetterà di pianificare con molto più facilità quelli che è il fenomeno di monumenti aperti”, ha precisato Frongia. I monumenti nei diversi territori saranno visitabili gratuitamente il sabato e la domenica secondo gli orari stabiliti per ciascun momento dal Gruppo promotore locale, ma il programma completo e tutte le informazioni sui monumenti e sulle attività sono consultabili sul sito della manifestazione : www.monumentiaperti.com

Monica Magro