Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Roberto, l'ambientalista con le radici nell'acqua

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2009

Copparoni, Amici della laguna 

Dal 2002 presidente della associazione Amici della Laguna, Roberto Copparoni, cagliaritano di 53 anni sposato con Roberta e padre di Giulio, è laureato in giurisprudenza e insegna diritto ed economia in alcuni istituti professionali di Cagliari.
«La laguna di Santa Gilla lambisce i territori comunali di Cagliari, Elmas, Assemini e Capoterra». È l'equivalente di uno stagno? «La laguna ha ricambio costante di acqua. Quella di Santa Gilla riceve acqua dolce dal Rio Mannu e dal Rio Cixerru, e ha contatto col mare al contrario dello stagno, di Molentargius per esempio, il cui ricambio è accidentale: evaporazione da calura o pioggia».
Il suo incontro con la natura. «Negli anni '60 ho visto a Giorgino vere e proprie colline di spazzatura e mi sono messo a studiare l'ambiente». La sua dedizione alla natura. «Nel 2001 ho convinto a costituirsi in associazione un gruppo di amici che amava andare in barca a fotografare la laguna e gli uccelli». L'attività istituzionale di Amici della Laguna. «Diffonderne la conoscenza della vita tra i cittadini e nelle scuole». Un esempio. «Al Consorzio Ittico, nel territorio di Cagliari, abbiamo il Museo della Laguna, gestito insieme alla Cooperativa Laguna e agli Amici di Sardegna, che contiene reperti archeologici trovati in laguna (anfore, maschere votive, vasellame) ed espone pannelli didascalici sulla storia, la fauna e la flora di Santa Gilla».
Attività in svolgimento. «Corso di formazione per operatore lagunare». Perché la laguna di Santa Gilla sia associata a dei bei sogni? «Aumentare la vigilanza». Un progetto esportato? «Corso di sensibilità all'ambiente per i pescatori dell'Isola Bom Jesus dos Passos, nella città di Salvador in Brasile».
Un aggettivo per il fenicottero. «Regale». Per il gabbiano corso. «Discreto». Per il Cavaliere d'Italia. «Signorile». Un uccello che nuota, cammina, vola. «Il Marangone del Ciuffo (Cormorano), va anche sott'acqua». Precauzioni che l'uomo, loro imitatore, deve adoperare per andare sull'acqua. «Motori elettrici, non a carburante». In aria. «Non voli sulla laguna». Per terra. «Segua scrupolosamente i camminamenti, così da non turbare la covata delle uova». Lei quanto si sente anfibio? «Vivo con le radici nell'acqua, come Cagliari, la mia città».
CLAUDIO SUSMEL

14/04/2009