Gli attivisti del comitato "Restiamo umani" denunciano il mancato rispetto di alcune prescrizioni contenute nel bando della prefettura con evidenti disagi per gli ospiti cui i volontari hanno cercato di rimediare
 

CAGLIARI. I volontari del Comitato «Restiamo Umani» hanno comunicato di aver lasciato il Centro di accoglienza per migranti nell’ex motel Agip alla periferia di Cagliari, gestito dalla cooperativa Atlantia. «Una scelta sofferta ma dovuta», affermano in una nota, «un segnale di denuncia per la condizione dei rifugiati ospitati».
In meno di un mese nella struttura sono passati oltre 350 ragazzi, donne e bambini, assistiti anche dai volontari, che hanno raccolto e distribuito indumenti, prodotti per l’igiene, allestito una stanza dei giochi per i più piccoli e organizzato attività ricreative per i più grandi. Nell’ex motel sono stati ospiti anche gli oltre 200 eritrei e somali che dopo il loro arrivo a Cagliari, 21 marzo 2016, sono stati protagonisti di alcuni episodi di protesta: chiedevano di non essere identificati e di poter lasciare subito la Sardegna.
«Il centro per molti dei servizi essenziali si è retto sulla disponibilità e l’impegno dei volontari e le tante donazioni della cittadinanza, che hanno sopperito alle gravi mancanze», spiega il Comitato, segnalando irregolarità rispetto al bando della prefettura di Cagliari. In particolare, mancano un servizio di lavanderia adeguato ad affrontare i numerosi casi di scabbia, il sostegno psicologico («i ragazzi vengono perennemente appellati con termini dispregiativi e toni aggressivi», denunciano i volontari), l’assistenza sanitaria, pulizie adeguate nelle stanze.
Il pocket money, segnala il Comitato, non è stato consegnato

per intero agli ospiti, che non hanno neppure ricevuto spazzolini e dentifrici e abbigliamento adatto. «Continueremo ad aiutare i ragazzi», annunciano i volontari, che hanno un gruppo Fb con 1.519 adesioni, «nel piazzale pubbico dell’hotel. Avremo ancora bisogno di supporto per i ragazzi»