Rassegna Stampa

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Referendum Trivelle, vince l'astensione: quorum non raggiunto

Fonte: web cagliaripad.it
18 aprile 2016

 

 


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"Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c'è ancora gas o petrolio?". Era questo il quesito del referendum. E in un modo o nell'altro, la decisione degli italiani è arrivata: quorum del 50% degli elettori non raggiunto, ha vinto l'astensione. Quindi l'attività di estrazione in mare potrà continuare fino all’esaurimento del giacimento.

Dati. Al voto erano chiamati 1.381.578 elettori sardi, 671.745 uomini e 709.833 donne. A mezzogiorno il primo step, con i primi dati sull'affluenza nazionale: alle 12 aveva votato il 9% dei 51 milioni di italiani aventi diritto. Una percentuale piuttosto bassa, che potrebbe avere addirittura convinto gli indecisi a non recarsi alle urne per votare. Alle 19, nel controllo intermedio, il quorum sembrava irraggiungibile: solamente il 23% degli aventi diritto aveva votato, meno della metà. Ora, quando ormai, quando ormai i seggi sono chiusi, arrivano i primi dati, che attestano l'affluenza al tra il 30 e il 35%, risultato lontanissimo dall'obiettivo prefissato.

È stato sicuramente un referendum che ha fortemente diviso il nostro Paese, tra coloro che sostenevano il Sì, come per esempio associazioni e partiti ambientalisti, e dall'altra invece il fronte del No, con società petrolifere, industriali e anche alcuni sindacati.

Il Sì mirava a abrogare l'articolo 6 comma 17 del Codice dell'ambiente che regola le estrazioni di gas e petrolio, in particolare avrebbe cancellato dalla norma le parole “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale” . Senza il quorum invece il testo è rimasto inalterato.