Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le idee dei candidati a sindaco

Fonte: L'Unione Sarda
14 aprile 2016

VOTO 2016. Trent'anni di incuria hanno minato la salute del vecchio ospedale


per il recupero dell'ex Marino Forse crolla prima. L'ex ospedale Marino rantola a un passo dalla battigia del Poetto e se non si interverrà con terapie di sostegno (la proprietà è della Regione), cederà di schianto sotto i colpi trentennali dell'incuria. Il tempo - è il rischio ormai incombente - farà prima e meglio della burocrazia, delle lungaggini e dell'indecisione che, poco per volta, hanno trasformato l'antica colonia marina “Dux” progettata nel 1937 dall'architetto Ubaldo Badas in un relitto che incupisce cagliaritani e turisti. Il tema “ospedale Marino” (l'edificio fu completato nel 1947 dopo la Seconda guerra mondiale) è parte qualificante dei programmi dei candidati a sindaco: Massimo Zedda (centrosinistra), Paolo Casu (Insieme Onestamente per Cagliari), Piergiorgio Massidda (Cagliari 2016), Alberto Agus (Popolo della famiglia), Paolo Matta (La Quinta A), Antonietta Martinez (M5S) e Enrico Lobina (Cagliari Città Capitale) sintetizzano i loro piani per l'ex Ospedale. I contributi (il primo di una serie che farà da contrappunto alla campagna elettorale che precede il voto delle amministrative del 5 giugno) compaiono in ordine alfabetico.
Certo è che l'ex Marino ha avuto un'esistenza travagliata. Negli anni Settanta è stato realizzato il Pronto soccorso e nel 1982, adeguato secondo i nuovi canoni dell'edilizia sanitaria, è avvenuto il trasferimento nell'ex Hotel Enalc (la sede attuale). Nell'ex albergo ha trovato posto anche il Pronto soccorso. Dal 1988 l'ex ospedale è in abbandono. La Regione in un primo momento ha previsto la demolizione dell'edificio dismesso del Pronto soccorso poi ha cercato di ristrutturarlo. Un bando di gara (luglio 2006) non ha portato all'aggiudicazione della ristrutturazione dell'edificio ma, dopo un lungo contenzioso finito davanti al Consiglio di Stato, il 2 aprile 2014 è stato invitato alla stipula il secondo soggetto classificato, la Prosperius S.p.a., che dorrebbe costruire una clinica di eccellenza per la riabilitazione ortopedica. Tutto a posto? No. Dal 2015 nuove beghe burocratiche, sentenze. Risultato: l'ex ospedale è ancora un rudere.
Pietro Picciau