Lo Statuto della Città metropolitana di Cagliari terrà conto dell'esperienza maturata da altre Città metropolitana. «Lo Statuto di Firenze», ha detto ieri il sindaco Massimo Zedda durante l'insediamento dell'Assemblea a palazzo Regio, «è quello che sembra farsi preferire perché agile e perché si presta a eventuali interventi di modifica». Una bozza, la Conferenza dei sindaci riunita ieri a piazza Palazzo dopo l'insediemento del Consiglio, l'ha preparata da giorni ed è stata messa a disposizione dei quaranta componenti che, dalla prossima seduta, dovranno arricchirla e completarla prima dell'approvazione fissata entro il 5 maggio.
La bozza di Statuto ha 40 articoli. Ogni pagina è divisa in due parti: da un lato le ipotesi di articolato di base, dall'altro le ipotesi integrative e alternative. Il titolo I contiene gli elementi classici: principi generali, territorio e sede, stemma e gonfalone, pari opportunità, rapporti europei e internazionali (articolo 5). Il titolo II entra nel merito con il ruolo e funzioni della Città metropolitana: dalla pianificazione strategica (articolo 7) a quella territoriale, dai regolamenti edilizi allo sportello unico per le attività produttive e allo sviluppo sociale. Quali siano gli “organi della Città metropolitana”, comprese le competenze e le funzioni, lo ricorda il titolo III: il Consiglio, la Conferenza e il sindaco metropolitano. Nel titolo IV i rapporti tra Città metropolitana e i Comuni. (p.p.)