CITTÀ METROPOLITANA. Consiglio insediato a Palazzo Regio dopo l'elezione del 3 aprile
Il sindaco Zedda: «Un'opportunità che favorirà lo sviluppo»
Mancano due minuti alle 16, nell'aula di palazzo Regio gravida di storia cala il silenzio. Il sindaco della Città metropolitana Massimo Zedda - in piedi davanti al microfono, fasciato col tricolore - inizia l'appello: trentanove presenti su quaranta eletti (assente l'ex sindaco di Quartu Mauro Contini). Comincia così, con la convalida degli eletti e l'insediamento dell'Assemblea, il viaggio verso l'approvazione dello Statuto (5 maggio) del Consiglio metropolitano eletto lo scorso 3 aprile. L'aula sede delle sedute e del nuovo ente che raggruppa 17 Comuni è piena come un uovo: alla destra del sindaco, che presiede la riunione, i consiglieri della lista Città in cantiere (12 seggi) e Quattro Mori (7 seggi), alla sinistra i componenti del Pd (15 seggi) e di Cagliari metropolitana (6). Diversi consiglieri comunali cagliaritani occupano postazioni vicine: Mereu, Mannino e Fuoco da un lato; Farris è accanto all'ex sindaco di Quartu Galantuomo; a sinistra Ninni Depau siede accanto ad Andreozzi, Portoghese accanto a Secchi e all'ex assessore di Selargius Rita Corda.
Dopo la conta dei presenti, che di fatto completa l'ordine del giorno, il sindaco ricorda l'importanza del momento: «Siamo qui perché tutti quanti, a cominciare dai sindaci che hanno avviato un determinante lavoro di condivisione di progetti comuni alla Città metropolitana, comprendiamo l'importanza dell'opportunità che ci viene offerta. Il nuovo ente porterà sviluppo non soltanto alle popolazioni dei nostri Comuni ma a quelle dell'intera regione». Zedda fa l'esempio dell'agroalimentare: «Cagliari non ha zone con questa vocazione ma la maggioranza degli altri centri sì. Si pensi alle possibilità, anche in termini di reperimento di fondi europei, per la crescita del settore». Il sindaco propone alcuni dati, tratti da uno studio Anci-Banca Intesa San Paolo: «La Città metropolitana porterà l'incremento di 1,5 punti percentuali di Prodotto interno lordo (Pil) ai centri che stanno a due ore d'auto da Cagliari e 4 punti a chi abita a 45 minuti».
Alberta Grudina (Pd) s'interroga «Il nuovo ente dovrà far decollare progetti comuni e vantaggi per gli abitanti». Mentre il sindaco ringrazia e rinvia alla prima seduta operativa del Consiglio («rivediamoci fra una decina di giorni per completare la bozza dello Statuto»), emerge un'esigenza: i regolamenti. A discuterne, prima della seduta di insediamento, i vari gruppi consiliari.
La Città metropolitana è ancora, inevitabilmente, una scatola vuota: per avviare il motore e farla marciare - è l'opinione dei leader politici - serve approntare quanto prima il regolamento consiliare. Ma già con lo Statuto saranno attribuite le funzioni, passo decisivo per il decollo.
Pietro Picciau