Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Gli urbanisti favorevoli all'impianto ma divisi sui benefici per il rione

Fonte: L'Unione Sarda
8 aprile 2016


I pareri di Mistretta, Meloni e Zoppi

 

Gli urbanisti promuovono il nuovo polo che nascerà con lo stadio del futuro, ma si dividono sugli effetti per il quartiere. «Giudico molto positiva la scelta di creare una struttura polivalente che offra possibilità di accesso oltre le occasioni legate al calcio», commenta il professore emerito di Urbanistica Pasquale Mistretta, «abbiamo bisogno di frequentare shopping center, lo stadio organizzato in questo modo ha tutti i requisiti per potersi definire un centro commerciale. Prevedere spazi per acquisti e ristorazione è molto meglio rispetto a qualsiasi altro utilizzo bloccato. Parlo anche dal punto di vista personale: non vado alle partite ma andrei al centro commerciale in quella zona sul mare con tanti parcheggi».
Il nuovo stadio, secondo Mistretta, non risolverà i problemi del quartiere. «Lo stadio produce pendolarismo di cittadini e non cagliaritani, ma Sant'Elia ha bisogno di attenzioni molto più forti e di una riqualificazione dell'habitat sociale, economico e del lavoro», aggiunge lo storico rettore. «Si è accettato di intervenire in altre zone della città che erano povere, come Castello e Marina, ma non c'è lo stesso entusiasmo verso Sant'Elia. Ci sono i soldi da spendere e non si usano perché non si decide neanche se ristrutturare o demolire».
Lo stadio del futuro piace all'urbanista Italo Meloni, che legge il progetto nell'ottica della Città metropolitana. «Ci si è sempre occupati di Sant'Elia per se stessa, non di Sant'Elia per la città, è importante investire sulle grandi periferie con la localizzazione di centri di servizi di livello destinati all'area metropolitana», spiega il docente di Ingegneria. «Il progetto è positivo e va aggiunto al ponte su Terramaini, al recupero del Padiglione Nervi e al porticciolo turistico. Poi ci sono anche le aree di Calamosca e quelle militari». Meloni approva in toto il progetto: «Farà vivere quello spazio enorme. Certe volte sprechiamo i territori più belli senza che possano essere fruiti. Dobbiamo ragionare in chiave di città metropolitana di 450 mila abitanti che si relaziona con il resto della Sardegna».
Secondo il preside della facoltà di Ingegneria e Architettura Corrado Zoppi il nuovo polo commerciale non avrà ripercussioni negative. «Non comporterà un depauperamento di altre parti della città e della vitalità del centro storico. La natura urbana di Cagliari ci guadagnerà e il centro storico ne uscirà rafforzato più che indebolito», commenta Corrado Zoppi. «Sarà utilmente complementare alla città e avrà un bacino di utenza di carattere metropolitano. Un'opportunità in più per il tempo libero dei cittadini, per le attività economiche e anche dal punto di vista del decoro urbano». Per il preside di Ingegneria anche il quartiere trarrà beneficio dal nuovo stadio. «Non nasce in una situazione che sta degenerando, ma si integra con strategia di sviluppo urbano».
Marcello Zasso