Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Per non dimenticare», manifestazione a Cagliari

Fonte: L'Unione Sarda
5 aprile 2016

Incontro pubblico e documentario stamane al Comune, in serata spettacolo teatrale

 

 

Cerimonia a Livorno, domenica prossima. Come sempre, da 25 anni. Omaggio dovuto e sentito alle 140 persone (25 sarde), passeggeri ed equipaggio, morte nella tragedia della Moby Prince. In prima fila, naturalmente, le due associazioni delle famiglie delle vittime. Anche Cagliari ricorderà il disastro, oggi, in due momenti: “Moby Prince, 25 anni senza verità e giustizia” riassume il titolo. «La commissione parlamentare d'inchiesta - si legge in un nota dell'Associazione 10 aprile - rimane per noi l'ultima speranza, ma sia chiaro, in ogni caso non ci fermeremo mai, perché capire cosa è successo quella notte è diventato un atto di democrazia». Perché «il dolore si è traformato in rabbia, la disperazione in determinazione nella ricerca della verità».
In mattinata, alle 11, incontro pubblico nell'aula del Consiglio comunale, «aperto a tutti coloro che si sentono di condividere la lotta dei familiari delle vittime nella ricerca della verità». Saranno presenti, oltre ai familiari sardi delle vittime, consiglieri comunali e parlamentari. Interverranno il sindaco Massimo Zedda, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il senatore Silvio Lai (che presiede la commissione del Senato) e Luchino Chessa, in rappresentanza dell'Associazione 10 aprile. Verrà proiettato in anteprima il documentario “Buonasera, Moby Prince”, curato dal giornalista Paolo Mastino del Tgr Sardegna. In chiusura, un dibattito pubblico.
Al pomeriggio, ore 18 nella Sala congressi in piazza L'Unione Sarda, è in programma lo spettacolo teatrale “Canale 16”, organizzato da Lisa Zedda, Mattia Murgia e dalla stessa Associazione 10 aprile, e realizzato dalla compagnia Figli d'arte Medas, con la collaborazione degli studenti del corso di laurea in Scienze della comunicazione dell'Università di Cagliari. Incentrato sul racconto della tragedia, ripreso dalle comunicazioni e dai suoni fissati sui nastri del canale di soccorso, lo spettacolo si sviluppa attraverso la narrazione di Gianluca Medas e le musiche originali di Alberto Sanna.