Rassegna Stampa

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"Cagliari, i negozi chiudono perchè i commercianti non si aggiornano"

Fonte: web Castedduonline.it
4 aprile 2016

 

 

Autore: Maurizio Bistrusso il 04/04/2016 01:05


 


A Cagliari chiudono i negozi storici e la ripresa resta solo sulla carta. Una media di quasi sette negozi al giorno abbassano le serrande. Un disastro annunciato che ha messo in ginocchio le attività commerciali cagliaritane e di tutta la Sardegna. La crisi non fa sconti a nessuno. I numeri sono decisamente negativi e seguono il trend nazionale. In Sardegna, nei primi due mesi del 2016, 387 imprese hanno cessato l'attività.

Ma di chi sono le responsabilità? In che modo si può uscire da questa situazione? Il presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari, Roberto Bolognese punta il dito verso la politica e non mancano le critiche verso i protagonisti del disastro e di tutto il settore. "I commercianti sono degli abitudinari e non si aggiornano. La conduzione delle attività commerciali è superata ed è compito delle associazioni di categoria fornire tutti gli aiuti utili e necessari per rilanciare il comparto con corsi specializzati e nuove idee. Occorre unire le forze e concordare un equo canone per la locazione dei locali che coinvolga i Comuni la Regione e lo Stato. Occorre programmare e trovare le sinergie per creare una carta dei servizi e fare sistema. L'associazionismo non è fatto solo per le proteste ma deve essere utilizzato per fare proposte e per la condivisione delle azioni utili per uscire da questa situazione disastrosa e ormai senza via d'uscita. I commercianti devono diventare promotori e attori principali di iniziative condivise".

Il numero uno dell'associazione di categoria tra le più rappresentative del capoluogo è un fiume in piena." Esprimo ancora una volta il mio totale dissenso sull'apertura di nuovi centri commerciali e sulle aperture domenicali. La mia accusa è rivolta in particolare alla politica che non ha valutato con attenzione le conseguenze della liberalizzazione del mercato e della concessione delle licenze con la "Salva Italia" che di fatto ha favorito i grandi gruppi e ha cancellato le piccole realtà cittadine". Cagliari ha grandi potenzialità e si avvicinano le elezioni per il nuovo sindaco. Per Bolognese è arrivato il momento di cambiare strategie e utilizzare il web e le piattaforme social per migliorare la comunicazione e divulgare tutte le iniziative. "Occorre creare un sistema integrato che coinvolga i commercianti dei vari quartieri per condividere le promozioni attraverso il web. Sconti, mailing list unificate con i clienti dei vari settori commerciali per offrire servizi comuni, accordi col CTM per i parcheggi, affiliazioni con ristoranti e attività ricettive dedicati ai turisti. Il rilancio del porto, che mi auguro sia trasformato presto come approdo esclusivamente turistico e diventi la base di partenza delle crociere e quindi possa portare in città i croceristi, con quello che ne consegue per l'indotto e per il commercio in particolare. L'accoglienza e la canalizzazione dei servizi destinati ai passeggeri in arrivo all'aeroporto, che ha registrato oltre 3 milioni e settecentomila viaggiatori nel 2015, e il turismo delle barche di lusso.È un momento cruciale per tentare una reazione e una risalita economica. Oggi ci giochiamo qualcosa di importante. L'economia della città e il suo prodotto interno lordo passano attraverso il rilancio delle attività produttive. Il settore del commercio potrà trarne un vantaggio importante, forse decisivo, ma occorre programmare in tempo utile per non rischiare il disastro. I commercianti pagano anni di improvvisazione e la troppa superficialità di chi era chiamato a gestire il passaggio epocale e la liberalizzazione delle attività produttive. Sarà questa la scommessa dei prossimi anni e Cagliari ha grandi potenzialità ancora inespresse e poco sfruttate. Noi la prossima estate punteremo sul rilancio del Poetto con due eventi che inaugurano la stagione,uno diurno e uno notturno, che coinvolgerà 15 baretti del lungomare che hanno aderito all'iniziativa. Sono previsti in città 42 eventi tra il centro storico e il litorale per cinque giorni alla settimana. Il mio sogno è quello di far partire dall'Ippodromo 5 mongolfiere per rilanciare con forza le attività per la stagione estiva e coinvolgere tutta la città. Ci stiamo lavorando e stiamo cercando i piloti in tutta la Sardegna e non è un compito facile ".