Rassegna Stampa

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Autobus Ctm vietati ai disabili cagliaritani: marciapiedi troppo bassi

Fonte: web Castedduonline.it
1 aprile 2016

 


La clamorosa protesta oggi in via Italia: passano 30 pullman, nessun disabile riesce a salire a bordo. Maurizio Porcelli: sono indignato. Il portatore di handicap Valter Cocco: l'abbonamento per noi è una presa in giro. Guardate il VIDEO

Autore: Alice Deidda il 31/03/2016 13:54

 


I disabili di Cagliari non riescono a prendere gli autobus. Stamane, alcuni cittadini in sedia a rotelle si sono ritrovati in via Italia dove è presente una delle fermate più importanti di tutta la rete CTM. La dimostrazione è chiara: l'autista ferma il mezzo, fa scorrere la rampa che dovrebbe aiutare chi è in difficoltà a salire a bordo, ma non riesce nonostante il pronto aiuto del conducente. Il motivo? Il marciapiede è troppo basso per poter permettere ai cittadini di immettersi sulla rampa. In un'ora passano poco meno di trenta pullman e nessuno di questi può essere preso dai cittadini disabili. La prima fermata disponibile è a trecento metri ed è ben chiaro che sarebbe impossibile arrivarci da soli.

Presente, oggi, anche il consigliere Maurizio Porcelli, in prima linea per combattere questa lunga battaglia. In consiglio comunale è stata presentata anche una interrogazione in merito. “ Sono numerosi i portatori di handicap che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico e che trovano difficoltà a salire negli autobus, in quanto la pedana ha una pendenza tale da non permettere al disabile in carrozzella di salire neanche aiutato dall'accompagnatore- afferma indignato Porcelli. C'è da evidenziare anche il tempo necessario per l'autista di scendere dal mezzo e azionare il sistema meccanico per il posizionamento della pedana con un intralcio della viabilità e del traffico in quanto questa operazione richiede almeno dieci minuti”. I portatori di handicap posseggono tra l'altro, regolare abbonamento annuale ma i servizi risultano inutilizzabili. Portavoce della protesta Valter Cocco, in sedia a rotelle dagli anni Ottanta: “è da quasi un anno che chiediamo che la situazione venga risolta- afferma. L'abbonamento, per noi, è una presa in giro: perdo un mese ogni anno per portare la documentazione necessaria e questo è il risultato. Non posso salire sui mezzi di trasporto. Il comune ci aveva promesso che avrebbe risolto la situazione prima di Natale ma non è stato fatto”. La richiesta è chiara: “ chiediamo che il comune e il presidente del CTM si mettano una mano sulla coscienza perché noi soffriamo ogni giorno e non si prendono in giro i disabili”, continua Cocco. Non solo: “se la situazione non dovesse migliorare, siamo disposti ad incatenarci alla fermata dell'autobus”, conclude