Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cagliari, 24 migranti danno le impronte digitali: la mediazione continua

Fonte: La Nuova Sardegna
30 marzo 2016


Sono 220 gli ospiti dell'ex motel Agip che nei giorni scorsi hanno protestato contro il fotosegnalamento per la paura di non poter lasciare la Sardegna, i colloqui tra profughi e operatori culturali va avanti senza altri disordini
 

CAGLIARI. Solo 24 dei circa 220 migranti somali ed eritrei ospitati nell’ex motel dell’Agip alla periferia di Cagliari hanno accettato di essere identificati tramite le impronte digitali. Proseguono dunque le discussioni, senza peraltro alcuna manifestazione di protesta, di uomini e donne, con appresso molti bambini, giunti nel porto di Cagliari otto giorni fa, dopo essere stati salvati al largo delle coste libiche, a bordo di una una nave della marina militare spagnola. I migranti erano stati protagonisti di una protesta con blocco del traffico, venerdì 25 marzo 2016, davanti all’hotel nei pressi del cavalcavia sull’asse mediano di scorrimento.
Si rifiutavano di rilasciare le impronte digitali nel timore che questo li costringesse a rimanere in Sardegna mentre quasi tutti chiedono di ricongiungersi con i familiari che vivono nel Nord Europa. Una protesta dettata dalla diffidenza e anche dall’ignoranza della nuova normativa, entrata in vigore a ottobre, per cui - come tentano di spiegare con difficoltà i mediatori culturali e i funzionari della questura - proprio grazie all’identificazione i migranti potranno ottenere lo status di rifugiato politico e quindi il ricongiungimento familiare.
Al momento continua
la difficile opera di mediazione e - da quanto si apprende - solo parte degli ospiti dell’ex motel Agip pare abbia accettato di procedere all’identificazione tramite le impronte digitali. Lo procedure proseguono a rilento ma, nel frattempo, la situazione appare del tutto sotto controllo.