Rassegna Stampa

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Mannino: "Cagliari e Sardegna ko per gli errori del centrosinistra"

Fonte: web Castedduonline.it
21 marzo 2016

 


L'intervista del giorno di Castedduonline, parla il consigliere Pierlugi Mannino. "Il centrosinistra non ha fatto niente per fermare l'avanzata dei centri commerciali, se ne sono fregati dei disagi al traffico e del caos in città. E non danno risposte neppure sul futuro della sabbia del Poetto"

Autore: Federica Melis il 18/03/2016 20:36

 


E’ polemica delle ultime ore: Sel accusa ferocemente Massidda di essere complice perché giustificò quello che poi si rivelò lo scempio del ripascimento del Poetto nel 2002, e oggi pensa a nuovi interventi.  Lei  è candidato alle comunali con la sua squadra. Cosa risponde?  

Ci devono spiegare perché dovrebbe essere complice, solo perché faceva parte dello stesso partito? Certo il ripascimento fu fatto in maniera sbagliata, ma l’idea era giusta. E’ necessario, e non in un lontano futuro, fare questi interventi, perché qualcosa va fatto. Con i giusti criteri.  E’ inutile mettere la testa sotto la sabbia come fanno in molti a sinistra, e far finta che i problemi non ci siano.

Manninio, lei è un commerciante. Cosa pensa dell’arrivo di Ikea a Cagliari, confermato oggi dall’Amministratore delegato? Quali ripercussioni per Cagliari?

Aprire ancora alla grande distribuzione vuol dire meno soldi nel tessuto economico locale.

Che cosa si può fare per fermare l’avanzata della grande distribuzione?

Credo che i buoi siano già scappati, e non ci sia la volontà da parte della politica ai più alti livelli di trovare una soluzione per arginare questo fenomeno che in altre parti del mondo sta regredendo. Purtroppo abbiamo le armi spuntate, la liberalizzazione delle licenze partita dall’Europa si è rivelata un boomerang. Se la politica avesse studiato di più allora, certi errori non si sarebbero fatti.

L’Assessore Mauro Coni, in merito alla notizia che vede Cagliari seconda città più trafficata d’Italia ha smentito che i dati non corrispondono al vero, e che la presenza delle code è dovuta anche alla presenza di troppi centri commerciali. Lei cosa pensa?

Excusatio non petita accusatio manifesta. Coni si è sentito in dovere di puntualizzare perché sa che non ha ragione. In realtà il traffico è aumentato, le strade si sono ristrette a causa dei cantieri sparsi in tutta la città  spuntati uno dopo l’altro e troppo in fretta, senza le necessarie precauzioni, senza rispettare le regole. Cantieri aperti e poi subito chiusi per mancanza di autorizzazioni. Avrebbero dovuto creare meno disagi possibili e invece se ne sono fregati, questi sono i motivi del caos in città.

Il centro sinistra si è sempre detto contrario all’apertura di nuovi centri commerciali, ma recentemente l’Amministrazione ha dato il via per uno nuovo in via dei Tigli, a Pirri. Non si doveva bloccare la grande distribuzione?

Io personalmente mi sono opposto. Ad ogni modo dal punto di vista normativo non si può fare niente, la legge dice che se i requisiti ci sono non si può dire di no. E’ un effetto delle decisioni europee, della liberalizzazione del commercio. L’unico strumento per il Comune è quello urbanistico ma non è stato utilizzato. Si è preferito cercare altre pseudo soluzioni. Ora non si può stravolgere un Puc.

Rimanendo sul tema. Come mai il comune di Cagliari ha detto sì all’ampliamento dell’Auchan di Pirri e del progetto Immobiliare Europea, dell’editore e immobiliarista Zuncheddu? 

Se c’erano i requisiti non potevano fare altrimenti. Certo non capisco come mai si sia arrivati cosi velocemente a questo ampliamento, con questa crisi poi.

La minoranza di centro destra è stata flebile nei 5 anni di giunta Zedda,  come mai non è stata fatta una forte opposizione. Qual è il suo bilancio?

Il problema è più complesso. Credo che l’opposizione debba essere fatta in maniera costruttiva a prescindere  dal colore politico. Se la proposta fatta dalla maggioranza è valida, va votata, per la città. L’opposizione serve piuttosto per mitigare alcuni eccessi, non per fare ostruzionismo. La politica va vista come un servizio a prescindere dalle maglie politiche, la città  ha  bisogno di risposte. E se siamo arrivati alla situazione attuale, locale e regionale, sappiamo per quali motivi, e conosciamo nomi e cognomi.