Rassegna Stampa

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Scano replica a Legambiente: "Falsi allarmismi, le dune sono protette"

Fonte: web Castedduonline.it
15 marzo 2016


Il Presidente della Commissione Urbanistica e Ambiente, Andrea Scano, replica all'allarme lanciato dagli ambientalisti: evitiamo falsi allarmismi, i lavori al Poetto non sono ancora terminati, le dune saranno protette e le passerelle realizzate."


Scano replica a Legambiente: "Falsi allarmismi, le dune sono protette"
"Evitiamo i falsi allarmismi, i programmi a tutela del sistema dunale del Poetto vanno avanti. Vorrei ricordare che i lavori nel lungomare non sono ancora del tutto terminati e che il sistema di passerelle deve essere ancora realizzato".

E’ la risposta di Andrea Scano, Presidente della Commissione Urbanistica e Ambiente del Comune di Cagliari, all'allarme lanciato nei giorni scorsi da Legambiente Cagliari in merito all’erosione delle dune della spiaggia del poetto. Gli ambientalisti, infatti, denunciavano il "degrado del sistema artificiale dell'eco-filtro al confine tra lungomare e spiaggia, le opere e gli accessi non regolamentati, la mancanza di barriere e di segnalazioni che minacciano le dune sopravvissute e la vegetazione autoctona che le forma e le mantiene, la mancanza di una delimitazione delle dune esistenti per permettere al pubblico di riconoscerle e rispettarle." Gli ambientalisti lamentavano anche il fatto della "mancanza delle opere di formazione delle passerelle necessarie a sovra passare le dune naturali e quelle formate dall'ecofiltro, necessarie  ad impedirne il calpestio da parte dei numerosi fruitori della spiaggia che la attraversano per accedere alla battigia."

Legambiente quindi proponeva al comune degli interventi da eseguire urgentemente, come "l'individuazione e  la delimitazione di tutte le aree nelle quali la vegetazione naturale è presente, il divieto di calpestio delle aree delimitate, segnalato con corretta cartellonistica e la predisposizione di passaggi sopraelevati per il superamento delle aree, adunali delimitate."

Ma per Scano, la denuncia degli ambientalisti è "cercare il pelo nell’uovo", e rimarca "quelli segnalati sono tutti inteventi già previsti e in fase di realizzazione, che entro l’inizio della stagione balneare verranno completati. La situazione attuale è evidentemente mille volte migliore di quella che abbiamo conosciuto in passato (dune quasi inesistenti e auto parcheggiate sulla sabbia a bordo strada)", conclude.