Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ostello, stop al Comune Il contratto di gestione non poteva essere rescisso

Fonte: L'Unione Sarda
14 marzo 2016

TAR. Annullata dai giudici la decisione del Servizio di pianificazione strategica

 

I posti di lavoro sono stati tutelati, dunque il Comune non poteva rescindere unilaterlamente il contratto di gestione dell'ostello alla cooperativa Novas. I giudici del Tar Sardegna hanno annullato la determina del 17 agosto scorso con la quale il direttore del Servizio pianificazione strategica aveva risolto il contratto di affidamento del servizio di gestione dell'ostello.
Accolto dunque il ricorso presentato dalla Novas (difesa dagli avvocati Fabio Valerini e Andrea Mameli), contro il Comune che si è costituito in giudizio con l'avvocato Carla Curreli. Ma determinate, per l'esito favorevole della processo, sono stati gli accordi di conciliazione siglati a novembre tra la cooperativa subentrante e i dipendenti che già lavoravano nell'ostello e che erano in in vertenza ormai da tempo.
L'Associazione italiana alberghi per la gioventù (Aig) aveva ottenuto in affitto l'ex scuola Azuni nelle scalette del Santissimo Sepolcro per realizzare l'ostello cagliaritiano. Un contratto ventennale: gratuito per i primi dieci anni per compensare le spese sostenute dal gestore. Il 28 maggio 2015, l'Aig aveva però affittato il proprio ramo d'azienda “Hostel Marina” alla cooperativa Novas, ricevendo ad agosto dal Comune la risoluzione dell'accordo per mancato rispetto degli obblighi del gestore sui lavoratori e per aver subaffittato la struttura. «Aig e Novas», scrivono i giudici del Tar Sardegna che hanno accolto il ricorso, «hanno risolto le questioni relative ai rapporti di lavoro dei dipendenti dell'Hostel Marina posto che il 18 novembre 2015 sono stati raggiunti accordi di conciliazione con i dipendenti. Il presupposto su cui il Comune ha agito per la risoluzione del contratto era dichiaratamente quello di tutelare i lavoratori».
Francesco Pinna