Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Tecnocasic, esposto di Giulia Moi alla Procura: «Bruciati rifiuti radioattivi?»

Fonte: La Nuova Sardegna
14 marzo 2016


L'eurodeputata del Movimento 5 Stelle chiede che si faccia chiarezza sul tipo di rifiuti smaltiti nell'impianto di Macchiareddu

CAGLIARI. Giulia Moi, europarlamentare sardo del Movimento 5 Stelle, annuncia di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Cagliari e ai carabinieri del NOE per far luce «su quanto sta accadendo nella discarica del Tecnocasic». Con una domanda tra le altre: a Macchiareddu sono stati bruciati rifiuti radioattivi?
L'europarlamentare M5s Giulia Moi
L'europarlamentare M5s Giulia Moi
«Un atto dovuto per la tutela dei sardi e dell'integrità ambientale della nostra Isola - spiega l'eurodeputata - Per anni nessuno ha mai dato conto ai cittadini su che tipo di rifiuti sono stati smaltiti nella discarica e sull'impatto che queste operazioni di incenerimento possono avere avuto in termini di inquinamento ambientale. C'è motivo di ritenere che i miei dubbi e quelli degli abitanti della zona siano molto più che fondati. Nessuna vigilanza e nessun tipo di controllo, da quel che ci risulta, sono stati gli elementi che hanno accompagnato fino ad oggi l'attività del Tecnocasic, che ha così operato senza alcuna attinenza alle regole e alle disposizioni di legge e nella assoluta noncuranza dei potenziali pericoli che si sarebbero potuti produrre nell'area del Cagliaritano».
«Una condotta – prosegue Moi – che del resto rispecchia l'atteggiamento di chi per anni si è trincerato nelle roccaforti delle proprie sedi. Un impianto in cui a chiunque è stato opposto il divieto di accesso, perfino quando a presentare una richiesta ufficiale di ispezione è stato un parlamentare».
«La verità che potrebbe nascondersi dietro a una gestione così poco limpida dell'attività dell'impianto e delle procedure ad essa connesse – aggiunge l'eurodeputata – è decisamente più allarmante delle mie stesse iniziali previsioni. Raccogliendo i dati sulle attività dell'impianto e analizzandone l'excursus storico, abbiamo rilevato delle criticità che rischiano di non far dormire sonni tranquilli ai cittadini sardi. Nel Tecnocasic, ad esempio, sono stati bruciati rifiuti radioattivi? Se sì, per quanto tempo abbiamo respirato le emissioni tossiche fuoriuscite da una discarica priva di dispositivi di controllo? E che fine hanno fatto le ceneri accumulate in anni di attività?».
«Abbiamo messo insieme e circostanziato tutti questi elementi  - dice ancora Giulia Moi - , poiché l'esposto che ho presentato oggi mira proprio a dare una risposta nero su bianco a tutte queste domande. La salute dei cittadini sardi e la salubrità del nostro territorio meritano di ricevere tutta la tutela possibile e l'attenzione che per troppo tempo gli è stata negata dalle logiche perverse dei comitati di affari, lasciati agire nel silenzio totale (quando non addirittura incoraggiati) per anni. Sembrerebbe che adesso, finalmente, anche le istituzioni politiche locali, come Provincia e Regione, e l'Arpas abbiano iniziato ad accorgersi che quanto stiamo denunciando non à affatto privo di fondamento. Come portavoce del Movimento 5 stelle e cittadina sarda – conclude l'eurodeputata - ho deciso che il tempo delle attese è finito, perché adesso saremo noi a pretendere tutta la verità sul Tecnocasic e a renderla nota non appena possibile».