Rassegna Stampa

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Città metropolitana, proposta per aggregare comuni rimasti fuori

Fonte: web cagliaripad.it
8 marzo 2016

 

La proposta, presentata questa mattina dal gruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, prevede che questa opzione venga esercitata attraverso una delibera dei Consigli comunali interessati da approvare con maggioranza qualificata
 

Una legge per consentire a Burcei ed ai comuni confinanti con i 17 che appartengono alla Città metropolitana di Cagliari, di entrare a farne parte. La proposta, presentata questa mattina dal gruppo dei Riformatori in Consiglio regionale, prevede che questa opzione venga esercitata attraverso una delibera dei Consigli comunali interessati da approvare con maggioranza qualificata.
"Dopo il passaggio della legge che istituisce la Città metropolitana, la competente Commissione consiliare ha ampliato il numero dei comuni che ne fanno parte, senza spiegare la logica di inserimento - ha detto il coordinatore regionale del partito, Michele Cossa - in particolare è incomprensibile l'inclusione di Uta e Decimomannu e l'esclusione di San Sperate, Monastir, Ussana, Serdiana, Dolianova o Soleminis che hanno interazioni forti di carattere sociale, economico e culturale con l'area metropolitana". Un ragionamento particolare, ha aggiunto l'esponente dei Riformatori, merita il caso di Burcei che "condivide molti servizi con Sinnai e Maracalagonis, comuni che però fanno parte della città metropolitana, con la conseguenza che Burcei oggi si trova in una situazione di isolamento avendo solo la possibilità di far parte dell'Unione dei Comuni del Gerrei o del Sarrabus".
"Siamo preoccupati - ha spiegato il sindaco del paese, Giovanna Zuncheddu - c'è il rischio di interrompere i proficui rapporti instaurati fino ad ora con comuni come Sinnai e Maracalagonis". Il sindaco di San Sperate, Enrico Collu, ha ricordato che il centro ha anche a che fare con l'area metropolitana e che i nuovi residenti vengono da Cagliari", infine che "l'assessore degli Enti locali Erriu aveva lasciato aperta, a chi non ne faceva parte, la possibilità di chiedere l'inclusione". Opportunità attualmente non contemplata dalla legge del 4 febbraio 2016.