Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Si parli la lingua sarda in ufficio e nelle scuole»

Fonte: L'Unione Sarda
1 marzo 2016


Proposta del movimento “Cagliari città Capitale”

 

«Da oggi il sito di Cagliari Città Capitale sarà bilingue. Chiediamo alle altre coalizioni di fare altrettanto». Di più: «Le dichiarazioni programmatiche del sindaco saranno in sardo. Proponiamo ai candidati sindaci di svolgere i dibattiti metà in sardo e metà in italiano». È solo una parte delle iniziative-proposte fatte ieri dal movimento civico Cagliari Città Capitale sull'impiego della lingua sarda. «La nostra lingua», ha spiegato il consigliere comunale e candidato sindaco della lista Enrico Lobina, «non ha interessato l'attuale amministrazione, e neanche le precedenti. Nonostante diversi ordini del giorno e mozioni, anche molto importanti, che impegnavano il sindaco e la Giunta allo svolgimento di un sistema organico di interventi, nulla è stato fatto».
Si volta pagina: «La battaglia per riconoscimento delle lingue minoritarie non è battaglia di retroguardia e chiusura. Al contrario, è un'istanza delle migliori avanguardie politiche europee e mondiali. Significa apertura al mondo, coscienti della propria diversità culturale, che è una ricchezza e non un impiccio. “Cagliari Capitale Europea della Cultura” non ha funzionato, tra le altre cose, perché il sardo è stato completamente dimenticato». Cagliari, è stato osservato, «partecipa a pieno titolo al movimento linguistico isolano» con la sua «grande tradizione di autori in lingua sarda, poeti, scrittori, cantadoris e cantanti, riconosciuti e apprezzati». Da qui la proposta di Cagliari Città Capitale di un «piano strategico per la lingua sarda». Tra le iniziative: «Favorire l'utilizzo della lingua sarda nelle scuole, a partire dagli asili nido. Dare visibilità alla lingua con la toponomastica bilingue, la cartellonistica o anche facendo accordi coi vettori della mobilità pubblica, per dare spazio a campagne di sensibilizzazione all'uso pubblico della lingua o creazione di spot radiofonici e televisivi o acquisto di spazi nei giornali». Sguardo attento allo sport: «Si promuovano accordi con le società sportive, Cagliari calcio e altre, per promuovere l'utilizzo di slogan in sardo». Non dovranno essere trascurati gli «eventi culturali e di spettacoli dove la lingua sarda sia lingua veicolare, di uso normale» e la sensibilizzazione «all'uso della lingua minoritaria nei contesti lavorativi».