Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Scontro per la casa contesa

Fonte: L'Unione Sarda
29 febbraio 2016


Il Comune chiede scusa ma l'inquilino non ritira la denuncia - «Appartamenti occupati, la vigilanza spetta ad Area». Deiana: «Andrò fino in fondo»

 

L'assessora si scusa, gli uffici spiegano, l'inquilino non si arrende. Convocare Stefano Deiana (disoccupato, 41 anni, una moglie e tre figli con cui condivide una casa popolare da 30 metri quadri in piazza della Medaglia miracolosa) e dirgli che finalmente si era liberata la casa che tanto attendeva (85 metri quadri, in via Emilia), salvo poi accorgersi che in graduatoria, prima di lui, c'era un'altra persona, è stato un errore, ammettono dagli uffici del Patrimonio comunale. «I responsabili si sono scusati», aggiungono. «Mi scuso anche io», aggiunge l'assessora al Patrimonio (e ai Lavori pubblici, e vicesindaca), Luisa Anna Marras.
Solo che a Deiana le scuse non bastano: e infatti non ha intenzione di ritirare la denuncia contro due funzionari che ha presentato ai carabinieri lunedì scorso, dopo essersi lasciato convincere a non buttarsi dal tetto degli uffici comunali di via Nazario Sauro. Non solo: «Ho fatto richiesta di accesso agli atti, non mi fermo qua».
VIGILANZA L'uomo, cui l'anno scorso erano state proposte due case, entrambe a Sant'Elia, ed entrambe occupate da abusivi che hanno sfondato le porte prima che lui potesse entrarvi con la sua famiglia, si sente vittima di un'ingiustizia. Gli uffici guidati dalla dirigente Alessandra Masuri provano a spiegare che non è così: «Il Comune si occupa, oltre che dell'assegnazione degli alloggi di propria competenza, anche di quelli di Area, a cui spetta la custodia tra un'assegnazione e l'altra». Deiana sogghigna: «Strano che, quando interessa, la vigilanza venga garantita. Nella casa di via Emilia, per esempio, la guardia c'è».
ACCESSO AGLI ATTI È la casa che sembrava aver ottenuto, salvo poi sentirsi annunciare che c'era un altro assegnatario con più diritti di lui. È questo che gli brucia: «Noi siamo in cinque in 30 metri quadri, loro in quattro in 95 metri quadri. Mi chiedo come sia possibile che la casa di via Emilia vada a loro, come sia possibile che a quel signore siano stati riconosciuti 11 punti e a me solo 5». Gli uffici mettono i puntini sulle i: «Dalla scheda anagrafe il nucleo familiare del legittimo assegnatario dell'abitazione in via Emilia risulta composta da cinque persone e non da quattro, e Area ha dato il via libera al trasferimento». Passaggio decisivo, questo: il «legittimo assegnatario», infatti, abita attualmente in una casa popolare di Area a Sant'Elia, e perché potesse ottenere la casa di via Emilia serviva il nulla osta dell'ente.
LA RINUNCIA «Alcuni giorni fa - proseguono gli uffici - il signor Deiana è stato convocato per l'assegnazione della casa a Sant'Elia, liberatasi in occasione del trasferimento in via Emilia dell'altro assegnatario, ma ha rifiutato l'alloggio». Deiana ammette di aver firmato la rinuncia alla casa di Sant'Elia: «Sono stato convocato come altre 300 persone, insolitamente contattate per telegramma anziché per telefono come avviene di solito. Ho scritto che rinunciavo a quella casa per le stesse ragioni per cui vi rinunciava la persona che ci ha abitato finora».
Marco Noce