Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

San Michele, lotta al degrado Patto tra Comune e Prefettura

Fonte: L'Unione Sarda
23 febbraio 2016

Una stazione mobile delle forze dell'ordine pattuglierà il quartiere

 

Una stazione mobile di controllo, maggior presenza delle forze dell'ordine. Ma anche un'adeguata opera di bonifica, di recinzione e di potenziamento dell'impianto di illuminazione pubblica: sono queste le misure che verranno applicate alle pedici del colle di San Michele, tra le vie Cinquini e Cornalias per combattere l'illegalità legata alla vendita e al consumo di sostanze stupefacenti. Un piano che coinvolgerà l'amministrazione comunale e tutte le forze dell'ordine presenti nel territorio.
Il piano di intervento è stato messo a punto ieri mattina, nel corso della riunione tecnica di coordinamento delle forze di polizia tenuta in prefettura. Un tavolo al quale hanno preso parte la prefetta Giuliana Perrotta, i rappresentanti dell'amministrazione comunale, il comandante provinciale della Guardia di finanza Giampiero Ianni, il comandante provinciale dei carabinieri Salvatore Cagnazzo e il questore Danilo Gagliardi.
La riunione aveva all'ordine del giorno la repressione del fenomeno del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti in tutti i quartieri di Cagliari. Forme di illegalità da combattere per «accrescere», si legge nel comunicato della prefettura, «il senso di sicurezza dei cittadini e favorire condizioni di migliore decoro e vivibilità nei quartieri urbani». Si doveva parlare della situazione in tutta la città ma, alla fine, i riflettori si sono puntati, in particolare, su San Michele dal momento che proprio alle pendici del colle omonimo, tra via Cinquini e via Cornalias, «stazionano gruppi di tossicodipendenti dediti all'uso di sostanze stupefacenti».
Una situazione di degrado, spiegano i partecipanti alla riunione, ancora più grave perché, nelle vicinanze della zona in cui funziona il “market della droga”, c'è una scuola materna: insopportabile la convivenza dei piccoli ospiti con i frequentatori della piazza. E, soprattutto, pericolosa perché, con il ritorno dell'uso dell'eroina, i bambini rischiano di ritrovarsi tra le mani le siringhe utilizzate dai tossicodipendenti.
Fotografata la situazione di degrado, la prefetta, i rappresentanti del Comune e delle forze dell'ordine hanno riflettuto sui sistemi da utilizzare per risolvere, almeno in parte, il problema. A farsi carico dei primi interventi dovrà essere l'amministrazione comunale: gli operai dovranno occuparsi di ripulire tutta l'area portando via tutti i rifiuti lasciati dai tossicodipendenti, a cominciare dalle siringhe. Il Comune dovrà, poi, recintare le zone in cui i giovani si sistemano per assumere l'eroina. E, visto che spesso approfittano del fatto che l'oscurità garantisce una certa privacy, l'amministrazione dovrà anche preoccuparsi di potenziare gli impianti di illuminazione pubblica.
Interventi indispensabili che, però, da soli servirebbero a poco niente. È indispensabile anche l'attività di controllo e di prevenzione da parte delle forze dell'ordine: è stato, quindi, deciso che le auto di carabinieri, poliziotti e finanzieri passeranno più frequentemente in quella zona. In qualche modo la sola presenza di questi mezzi potrebbe dissuadere i tossicodipendenti a non sistemarsi in quella zona: in pratica, si è deciso di creare una sorta di task force per fare in modo che, in qualunque momento del giorno o della notte, un rappresentante delle forze dell'ordine passi da quelle parti.
Interventi che rischiano di diventare estemporanei. Per questa ragione, nel corso della riunione di ieri mattina in piazza Palazzo, è stato anche deciso di sistemare, nel quartiere di San Michele, una stazione mobile delle forze dell'ordine: in questo modo, sarà più semplice intervenire nella zona utilizzata dai tossicodipendenti per assumere l'eroina. E, al tempo stesso, diventerà anche più agevole coordinare l'intervento delle forze dell'ordine dell'ordine che si alterneranno nel controllo e nella prevenzione ai piedi del colle di San Michele. ( mar.co. )