Rassegna Stampa

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Cagliari, crisi negozi:"Orari flessibili e tour shopping per salvarli"

Fonte: web Castedduonline.it
22 febbraio 2016

 

 

Autore: Alice Deidda il 20/02/2016 12:12


Chiude la botteghina di Sadali famosa per leccornie che proponeva ai sui tanti clienti. Non solo i cagliaritani ma anche i turisti andavano ghiotti per il pane fatto in casa, per i culurgiones di Sadali, per i salumi, formaggi, vino, mirto, filu 'e ferru. La bottega non ha chiuso per la mancanza di clienti. Anzi, gli affari andavano abbastanza bene. I proprietari hanno deciso di chiudere bottega a causa della troppa pressione fiscale. Troppe tasse da pagare. Da qui la decisione di chiudere una delle più rinomate botteghe storiche della città. Non si tratta di un caso isolato. È un fenomeno in continua crescita. Infatti, secondo il centro studi Confcommercio, il prelievo della mano pubblica sull'utile delle imprese ammonta al 74,2%. "Senza riserve questo è il dato più significativo. Ci vogliono spalle troppo larghe per reggere. Motivo per cui oggi assistiamo a penetrazione indubbiamente eccessiva della Grande Distribuzione. Gli affitti poi sono alle stelle o, se proprietari, gli oneri fiscali che derivano dalla proprietà delle mura- afferma Alberti Bertolotti, presidente Confcommercio. "I commercianti devono unirsi su progetti comuni (confcommercio per esempio sta proponendo da agosto i "tour dello shopping" rivolti ai crocieristi), eventi che rendano le vie del centro animate ed attrattive, migliorare la qualità dell'accoglienza nei propri esercizi, flessibilità negli orari, qualità della proposta commerciale, servizio taylor-made", conclude Bertolotti.