Le Conferenze di Italia Nostra
I l paesaggio costiero della Sardegna nasconde tesori sommersi che raccontano storie bellissime di lontane civiltà, scambi e conquiste. Per scoprirli si può iniziare con l'ideale viaggio promosso da Italia Nostra, che oggi pomeriggio, alle 17,30, nella sala conferenze del Search di Cagliari, apre il XII ciclo di conferenze sulla ricerca archeologica nell'Isola. Tappa di partenza, Porto Torres con la conferenza di Paola Ruggeri, docente di storia dell'Università di Sassari sul tema “La missione presso il porto di Turris Libisonis della Vestale Massima Flavia Publicia in occasione del millenario di Roma”. «Le strutture, i reperti e le aree archeologiche della Sardegna - si legge nella presentazione - per l'originalità delle testimonianze e per le implicazioni con le antiche civilità del Mediterraneo costituiscono un patrimonio culturale di importanza crescente». Saranno dunque ricercatori ed esperti del Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio dell'Università di Sassari e della Soprintendenza archeologica di Cagliari e Oristano ad animare gli incontri, che si terranno il giovedì, alle 17,30 al Search di Cagliari.
Il secondo incontro sarà il 25 febbraio. Donatella Salvi, già responsabile del servizio di archeologia subacquea della Soprintendenza parlerà di “Santa Gilla, laguna tra terra e acqua: insediamenti, artigianato commerci”. Ignazio Sanna e Laura Soro del laboratorio di Archeologia subacquea, conservazione e restauro della Soprintendenza per i beni archeologici di Cagliari e Oristano sveleranno, il 3 marzo, “Le ricerche subacquee e i ritrovamenti archeologici nel Golfo di Cagliari”. Il 10 marzo, lo storico Michele Guirguis, del Dipartimento di Storia dell'Università di Sassari, affronterà il tema delle relazioni tra “Sardi e Fenici nelle coste sud-occidentali della Sardegna durante il I° millennio a.C.”, illustrando le “testimonianze archeologiche degli scambi tra Oriente e Occidente”.
Ultima tappa ideale sarà Oristano. Il 17 marzo, Raimondo Zucca, direttore della Scuola di specializzazione in beni archeologici dell'Università di Sassari, sede di Oristano, parlerà dei “Porti e degli approdi del Golfo di Oristano e le relazioni con l'entroterra”.