SANT'ELIA.

«Gli interventi di disostruzione delle fognature non sono attività a carico dell'azienda, bensì degli inquilini». Lo precisa il direttore generale di Area, Marco Crucitti, intervenendo sul caso delle 51 famiglie di Sant'Elia che nei giorni scorsi hanno protestato per essere costrette a convivere con i miasmi prodotti dalle condotte fognarie troppo spesso in tilt.
«La Carta dei servizi, approvata nel 2011, disciplina gli interventi di manutenzione a carico degli inquilini acquisendo le indicazioni del regolamento per la suddivisione delle spese accessorie tra ente gestore e assegnatari». Il dirigente ha ricordato che negli anni sono «pervenute ad Area varie richieste per interventi di disostruzione fognaria. Gli impianti interessati dagli inconvenienti ricadono in aree ad uso pubblico, gestite dal Comune in relazione ad interventi quali ad esempio la rimozione di rifiuti, la cura del verde, e la gestione della viabilità. Più volte tale situazione, unita alla presenza di abusi edilizi, attività artigianali di dubbia liceità amministrativa, è stata segnalata alle amministrazioni competenti».
Il 3 febbraio l'assessore regionale ai Lavori pubblici e il sindaco hanno convocato Area. «È stato disposto dal tecnico di zona ogni necessario intervento eseguito e concluso la mattina successiva. Area ha verificato la corretta esecuzione dell'intervento nel pomeriggio nonostante il perdurare della protesta», scrive Area. È stato anche deciso di normalizzare le competenze su questa zona «ponendole stabilmente a carico del Comune di Cagliari e Abbanoa».