Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cagliari, elezioni comunali: nuovo appello all'unità del centrodestra

Fonte: La Nuova Sardegna
3 febbraio 2016


Pierpaolo Vargiu candidato della coalizione di otto liste CambiaCagliari propone un piano di recupero dell'anfiteatro romano e rinnova l'invito per un candidato unico da opporre al centrosinistra

CAGLIARI. C'è anche un ennesimo appello all'unità del centrodestra alla presentazione del piano per far rinascere l'Anfiteatro romano, illustrato questa mattina dal candidato sindaco Pierpaolo Vargiu. In attesa di conoscere cosa deciderà Forza Italia e di un passo indietro alquanto improbabile di Piergiorgio Massidda, Vargiu punta a riunire sotto un'unica ala le anime dei moderati attraverso progetti concreti che parlino direttamente ai cittadini.
È proprio il caso dell'Anfiteatro, monumento simbolo di Cagliari e «purtroppo una delle tante risorse economiche sequestrate», ha sottolineato Vargiu. I Riformatori e gli esponenti della lista Metropoli, una delle otto liste che compongono la coalizione #CA_mbia CA_gliari, mettono in luce «lo stato di abbandono della struttura, oggi anche occupata nella parte degli ex camerini».
«Trentacinque anni fa l'anfiteatro romano era una risorsa culturale in mano ai topi e invasa dalla spazzatura e oggi è nuovamente così - ha detto il deputato dei Riformatori - In altre parti del mondo, invece, monumenti di questo tipo vengono utilizzati in simbiosi con la città».
Secondo Fabrizio Canetto, esponente della lista Metropoli e assessore comunale a Selargius, «si sono spesi 700 mila euro per l'Arena grandi eventi dove e oggi si sta pensando ad una nuova struttura vicino al Teatro Lirico: forse tutte queste risorse potevano essere utilizzate in altro modo per il recupero dell'Anfiteatro».
Dello stesso avviso anche Marina Adamo,
altra esponente dei Riformatori e candidata con Metropoli. «Si potrebbe dar gambe ad un Festival anfiteatro - sottolinea - organizzato da un'associazione culturale con una cabina di regia supportata da un comitato di investitori per valorizzare anche più del singolo bene archeologico».