Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel rione dimenticato le strade sono mulattiere

Fonte: L'Unione Sarda
1 febbraio 2016


Residenti in rivolta nel piccolo borgo tra Is Mirrionis e San Michele

 


Nel cuore di San Michele-Is Mirrionis, tra via Cornalias e via Abruzzi, c'è uno spicchio di quartiere abbandonato a se stesso. Un triangolo di terra attraversato da strade-mulattiere che diventano pantani o piste polverose a seconda delle stagioni. Per i residenti, una beffa.
LE MULATTIERE Via Aspromonte, via Sila, via Mandrolisai, via delle Langhe: l'asfalto non l'hanno mai conosciuto e attraversarle è un'impresa ardua. Per gli abitanti una sofferenza quotidiana. Fanno quasi sorridere i cassonetti della raccolta differenziata in un minuscolo rione dove i lati delle strade sono disseminati di spazzatura e erbacce. All'angolo tra la principale via Cornalias e la breve via Mandrolisai, anni fa, quando gli operai avevano steso il manto di bitume, il catrame aveva invaso alcuni metri della strada secondaria. Un'iniziativa che aveva fatto sperare nel miracolo, pensare che quella sarebbe stata la volta buona e che finalmente anche il triangolo di case tra il cimitero e il colle di San Michele avrebbe finalmente goduto di una viabilità adeguata.
LA SPERANZA Nulla di tutto questo accadde allora. E le vie sono rimaste sentieri pieni di buche che gli abitanti, periodicamente, tentano di riparare riempiendole con laterizzi, pietre e terra di riporto.
LA PROTESTA «Qui il Comune non si è mai visto». Voci in coro per denunciare uno stato dei luoghi pietoso che si trascina dietro la latitanza delle istituzioni. «Certo che ci siamo fatti sentire in Comune, ci hanno detto che le strade non era loro competenza quella di sistemarci le strade ma dell'Igiene del suolo», ricorda un residente. «È così cominciato un rimpallo di competenze contro cui è davvero difficile averla vinta». La speranza di poter vivere con un minimo di decoro è rimaste un'illusione. Ma da queste parti non si ha voglia di soccombere. «Torneremo alla carica. Tra l'altro hanno sistemato in via delle Langhe alcune barriera New Jersey per fermare le auto. Ci han detto che l'hanno fatto perché la strada stava diventando una discarica. Più che un immondezzaio è diventato il ritrovo di tossicodipendenti e qui ci abitano anche parecchi bambini», raccontano nel quartiere, dove tra l'altro insistono anche alcune attività economiche che vanno avanti e resistono tra mille difficoltà.
A. Pi.