REAZIONI. No dei civici e federalisti
l'Area vasta e l'ecologia Il tema dei rifiuti spalanca le porte a dubbi e critiche. Puntuali quelle di Enrico Lobina (candidato sindaco di Cagliari Città Capitale che sull'argomento ha sollecitato un dibattito in Consiglio) e di Gianfranco Scalas, presidente nazionale di Fortza Paris in lizza alle amministrative in appoggio al cartello civico Cagliari 2016 che sostiene Piergiorgio Massidda.
Lobina, componente della commissione Servizi tecnologici, l'altra mattina ha partecipato all'incontro con il Cacip a palazzo Bacaredda. «In materia di politiche industriali», spiega Lobina, «è indirettamente emerso che l'azione di indirizzo, che il Comune avrebbe dovuto esercitare, è stata nulla». La spiegazione: «In materia di rifiuti è stata riproposta la tragica proposta di Renzi e di Pigliaru, già sanzionata dall'Unione Europea: inceneritori e mancata attuazione delle direttive europee. Bruxelles si è rifiutata di finanziare l'inceneritore di Tossilo, che verrà finanziato con soldi regionali, così come quello di Macchiareddu». Per Lobina «nel 2008 si sbagliò, a Cagliari, a pensare che la raccolta differenziata dei rifiuti potesse aumentare moltiplicando i cassonetti. Oggi, nel 2016, il Pd sardo e il Pd cagliaritano, compreso Massimo Zedda, sbagliano a pensare che si possano gestire i rifiuti puntando tutto sui termovalorizzatori, dal 2016 ai prossimi venti anni. Questa è la sintesi della commissione consiliare che ha ascoltato il presidente del Cacip». La stima: «Anche nel caso si passasse al porta a porta, i costi per i cagliaritani rimarrebbero uguali o, addirittura, aumenterebbero». Perché? «Bisogna sostenere i costi fissi dell'inceneritore». Le soluzioni alternative, per Lobina: «Prevenzione, riciclo, riuso, raccolta differenziata porta a porta spinta, ulteriore differenziazione della parte rimanente, impianti di estrusione a freddo. In questo modo si creano posti di lavoro, si abbassano le tasse e si rispetta l'ambiente».
Per Gianfranco Scalas (che attacca la decisione di procedere con la realizzazione della discarica a Macchiareddu) il sindaco «dimentica l'Area vasta e l'ecologia». L'affondo: «Questo non è un modo di pensare e agire da sindaco della futura città metropolitana». Non ha senso, per il presidente di Fortza Paris, «nascondere la polvere sotto il tappeto realizzando un ecomostro a distanza di sicurezza dallo sguardo dei cagliaritani di città e avvelenando i cagliaritani di periferia, compromettendo inoltre la salubrità e lo sviluppo ecosostenibile di intere aree che potrebbero rappresentare un sicuro arricchimento dell'offerta turistica». Sul ruolo che il prossimo sindaco dovrà avere all'interno della città metropolitana: «Come si può pensare di realizzare un termovalorizzatore al centro di due perle naturalistiche come l'oasi di Monte Arcosu e la laguna di Santa Gilla?». (p. p.)