il Tar dice sì Illegittimo il no al piano casa di un'abitazione di via Atene perché la proprietà era troppo vicina al parco di Molentargius. Lo hanno stabilito i giudici del Tar Sardegna che hanno accolto il ricorso presentato da Simonetta Floris contro la bocciatura del suo progetto di ampliamento, legata inoltre ad una pronuncia tardiva della Soprintendenza.
A rivolgersi al tribunale amministrativo contro la decisione dell'Ufficio tecnico comunale erano stati gli avvocati difensori Flaviano e Massimo Lai, mentre l'Ente si è difeso in aula con il legale Genziana Farci.
Il pomo della discordia era l'ampliamento volumetrico del seminterrato e la soprelevazione del secondo piano di una casa di via Atene che, secondo la Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici, non era consentita perché a meno di 300 metri dallo stagno di Molentargius. E proprio sulla pronuncia paesaggistica, il Comune aveva motivato la bocciatura della concessione edilizia. Già il 4 febbraio dell'anno scorso, però, i giudici della seconda sezione del Tar avevano sospeso la determina comunale, rinviando al 16 dicembre la decisione nel merito. «Il parere della Soprintendenza è giunto a termine procedimentale ampiamente scaduto», spiegano i giudici che dunque lo ritengono non vincolante. Il Comune, dunque, avrebbe dovuto motivare bene la questione della compatibilità paesaggistica del progetto che - per il Tar - non viola alcun vincolo.
Francesco Pinna