VOTO 2016. Il segretario del Pd Montaldo giudica vecchia la politica degli avversari
Mascia: giovani con Sel. Vargiu (#CA_mbia): meglio la qualità
«Giovani, decisi. Soprattutto preparati». Enrico Montaldo, segretario cittadino del Pd, è sorpreso dai dirigenti che ha incontrato per definire il perimetro della coalizione di centrosinistra. Non ha certo faticato a intendersi con «uomini di partito pronti a battersi con l'entusiasmo tipico dei giovani». Confessa: «In questi primi contatti con i rappresentanti dei partiti e movimenti civici ammetto di aver constatato con divertita sorpresa la mia anzianità. Ho 46 anni, ma diversi miei interlocutori ne hanno venti di meno». Buon segno? «La conferma che noi stiamo rinnovando il quadro politico cittadino». Ma? «Sono un po' perplesso per quanto invece sta avvenendo nel campo dei nostri contendenti alle amministrative. Lì registro la presenza della vecchia politica, anche se si manifesta con liste e movimenti civici».
Il segretario Dem fa alcuni esempi. «Piergiorgio Massidda è un amico, ma deputato e senatore, e per tanto tempo, è stato lui, non io. Come pure Pierpaolo Vargiu, attualmente in Parlamento». Non solo i leader di Cagliari 2016 e #CA_mbia Cagliari : «Anche chi sta dietro ai candidati sindaco Massidda e Vargiu non può certo vantare una fresca militanza. È la vecchia Cagliari che negli ultimi trent'anni non è riuscita a cambiare la città». La critica: «I loro movimenti civici sono i vecchi partiti con indosso l'abito di movimento civico. Poiché hanno fallito, si presentano in altre vesti. Con Vargiu ho visto Franco Meloni e Paolo Ritossa, nomi non certo inediti. Mentre Massidda ha portato via al nostro schieramento Giorgio Cugusi, ex consigliere di Sel non più giovanissimo». L'affondo: «Mentre noi proponiamo un leader come Massimo Zedda che ha appena 40 anni, il 57 per cento di gradimento tra i sindaci d'Italia ed è confortato dal riconoscimento per le cose fatte, contro di noi vedo solo il vecchio. E lo dice uno che, a 46 anni, è visto come già vecchio».
Anche Sergio Mascia, dirigente di Sel e capogruppo in Consiglio comunale, sposa la linea di Montaldo. «C'è chi si spaccia per nuovo», sottolinea, «e non si tratta soltanto di Massidda e Vargiu ma anche di candidati intruppati nelle liste civiche. Tentano di presentarsi come elementi di novità ma la loro è una presa in giro agli elettori». Sel, tra i partiti della coalizione di centrosinistra, punta a un reale rinnovamento anagrafico: «Ma anche qualitativo». La presenza delle donne. Mascia: «Noi non la consideriamo da un pezzo quota rosa né ci poniamo il problema, perché la presenza femminile nelle liste la diamo per scontata. Tant'è che abbiamo sempre eletto delle consigliere, due nella consiliatura in corso».
Mentre Piergiorgio Massidda ha annunciato di aver pronta una lista di giovani, Pierpaolo Vargiu chiarisce: «Ho 58 anni, non sono più giovanissimo. Però mi considero una persona a disposizione per quello che sa fare». Distingue: «Evito di perdere tempo nella contrapposizione giovane-anziano, forse perché ho un approccio alla questione dal punto di vista medico: non conta l'età anagrafica ma la qualità». Ex presidente dell'Ordine dei medici e odontoiatri della Sardegna, Vargiu al riguardo è preciso: «Non mi faccio curare da un medico soltanto perché è giovane ma perché è bravo. Capacità e competenza sono valori prioritari, tenuto conto che nella nostra città l'età media è più spostata verso la categoria dei non più giovanissimi». La sua ricetta di candidato sindaco: «Oggi bisogna chiedere qualità e competenza a chi si propone di guidare i cagliaritani verso il rinnovamento. Non è importante considerare anziano chi ha 65 o 80 anni ma chiedersi come si possano utilizzare le loro competenze. Noi, per esempio abbiamo già una lista di ragazzi in gamba: Cambiavento ha in sé competenze ed entusiasmo perché il programma di #CA_mbia diventi realtà».
Pietro Picciau