Rassegna Stampa

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Cagliari, rebus eutanasia: "Giusto dare libertà sulla propria fine"

Fonte: web Castedduonline.it
18 gennaio 2016

 


Proposta di legge sarda, e dibattito che si anima anche a Cagliari sull'eutanasia. Enrico Lobina: "Lo Stato non può imporre le scelte ai cittadini, ognuno di noi deve decidere sulla propria esistenza"

Autore: Alice Deidda il 15/01/2016 18:34

 


Nell’isola si pensa ad una proposta di legge per legalizzare l’eutanasia. E anche a Cagliari esplode il dibattito: “Ognuno di noi ha il diritto di poter decidere in maniera consapevole ciò che riguarda la propria esistenza”. Enrico Lobina si schiera a favore dell’eutanasia, tema molto scottante di cui si è sentito parlare soprattutto nell’ultimo periodo. Infatti, l’argomento verrà discusso a marzo in Parlamento.

L’eutanasia è una pratica riconosciuta legalmente che viene effettuata in alcuni Paesi Europei. L’apripista, anche a livello mondiale, è stata l’Olanda nel 2002, seguita dal Belgio che ha esteso “la dolce morte” anche ai minori. Nel Lussemburgo, l’eutanasia è stata legalizzata nel 2009, solo per i pazienti in condizioni di salute irreversibile e critica. Anche in Francia, Gran Bretagna, Svezia, Germania e Austria la pratica è stata resa legale. Nonostante le numerose manifestazioni e scioperi della fame da parte dei malati gravi, per smuovere le coscienze dei vertici del governo, in Italia non esiste ancora una norma che consenta di poter scegliere di morire volontariamente. Per questo, molti connazionali scelgono di attraversare la frontiera fino in Svizzera dove è prevista sia l’eutanasia attiva indiretta, ovvero l’assunzione di sostanze i cui effetti secondari possono ridurre la durata della vita, sia quella passiva, interruzioni dei dispositivi di cura e di mantenimento in vita, sia il suicidio assistito. Senza considerare i casi in cui l’eutanasia viene praticata clandestinamente.

“Istituire una legge che tuteli l’eutanasia, conclude Lobina, significherebbe dare libera scelta alle persone. Il problema non deve essere preso alla leggera. Le diverse posizioni vanno inserite all’interno di un contesto in un cui la misericordia e la comprensione abbiano un elemento centrale. Lo stato non può imporre le proprie scelte ai suoi cittadini”.