Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un parco urbano (con edifici)

Fonte: L'Unione Sarda
15 gennaio 2016


Proposta per il colle, il Comune: troppi 12mila metri quadri - Un viale alberato ciclabile e pedonale unirebbe il Castello a Monte Claro

 


La proposta è interessante ma quei 12 mila metri quadri di edifici sono troppi, dice la commissione Urbanistica del Comune. Troppi anche in cambio di un viale alberato ciclabile e pedonale che unirebbe, in un “corridoio verde” e pubblico, San Michele e Monte Claro. Risultato: pregasi riformulare. È questo, in estrema sintesi il parere espresso quasi all'unanimità dalla commissione, chiamata a pronunciarsi su una proposta di delibera per parere preventivo presentata dalle ditte Frau e Vadilonga. Oggetto: un piano attuativo per un'area di quattro ettari, sinora abbandonata, alle pendici del colle di San Michele, tra il Seminario arcivescovile, via Monsignor Piovella, via Serpieri, via Koch e il parcheggio utilizzato per accedere al parco e al castello. Un terreno dove ora ci sono sassi, erba, fazzolettini di carta usati, siringhe monouso usate e, a sud, l'alto muro di cinta del Seminario, ma dal quale si gode una vista spettacolare su una bella porzione di città.
«AREA SENSIBILE» Le ditte proponenti sono le stesse che la scorsa estate avevano sottoposto all'attenzione del Comune il progetto per un nuovo centro commerciale lungo l'Asse mediano, in via dei Tigli, accanto all'ex Motel Agip. Anche allora Palazzo Bacaredda ebbe da ridire sulle volumetrie: eccessive.
Stavolta si parla di un'area che ricade interamente in una zona che il Puc classifica come Gs: parco urbano o di settore urbano. «Siamo in presenza di un'area sensibile dal punto di vista paesaggistico», sottolinea Andrea Scano, presidente della Commissione: «Diciamo no all'ipotesi di volumi impattanti, diciamo sì alla realizzazione di un parco urbano e di alcuni volumi di modesta entità compatibili con la funzione assegnata all'area».
IL PROGETTO Nello specifico la proposta prevede la realizzazione di un viale alberato pedonale e ciclabile, in terra battuta, tra via Serpieri e via degli Ancarani, più di tre lotti urbanistici della superficie complessiva di oltre 12 mila metri quadri, destinati agli interventi privati: un lotto da destinare a servizi sportivi e ricreativi, uno per servizi culturali ed uno per servizi sociali e assistenziali. Edifici, in qualche caso, di quattro-cinque piani.
IL PARERE Nel parere preventivo la commissione chiede di limitare tali interventi. Motivo: tutelare un'area di pregio ambientale e paesaggistico che merita, prosegue Scano, «una particolare attenzione nelle scelte pianificatorie». Alla Commissione piace la possibilità, in futuro, di camminare a piedi dal colle di San Michele a quello di Monte Claro, percorrendo esclusivamente un itinerario immerso nel verde: «È quello che ci siamo prefissi anche con il Piano particolareggiato del centro storico - prosegue Scano - quando abbiamo immaginato una città futura percorribile piacevolmente anche a piedi all'interno di percorsi di pregio». Unico ostacolo lungo il sentiero verde, l'attraversamento di viale Cadello ma, sottolinea il presidente della Commissione, «ci si può lavorare».
IL PRESIDENTE I metri quadri, insomma, sono troppi, ma l'idea, a Palazzo Bacaredda, è piaciuta. «È un'opportunità per la riqualificazione di un'area di elevata valenza ambientale ma attualmente in stato di abbandono - conclude Andrea Scano - che restituirebbe alla città un polmone verde e allo stesso tempo garantirebbe un collegamento tra i due colli. Senza contare che si potrebbe realizzare anche una strada carrabile che consentirebbe un collegamento fra via Koch e il colle di San Michele. Il progetto però merita un maggiore approfondimento sia per la qualità architettonica delle volumetrie sia relativamente allo studio del verde. Siamo solo all'inizio di un percorso decisionale piuttosto lungo. Per ora stiamo dando delle indicazioni piuttosto stringenti ai privati, i dettagli si potranno valutare in seguito».
Marco Noce