Rassegna Stampa

web Ad Maiora Media

Servono ulteriori 1.938 posti per gli arrivi previsti nel 2016. Status di rifugiato ad appena il 2,3

Fonte: web Ad Maiora Media
15 gennaio 2016

IMMIGRAZIONE



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Agli attuali 2.897 posti (1.254 in provincia di Cagliari; 1.154 di Sassari; 251 di Nuoro; 238 di Oristano) riservati agli immigrati nelle 85 strutture di accoglienza sparsi per l’Isola (50 in provincia di Cagliari; 17 di Sassari; 10 di Oristano; 8 di Nuoro), ne serviranno ulteriori 1.938 (851 Cagliari; 496 Sassari; 329 Nuoro; 262 Oristano), in previsione degli arrivi previsti nell’anno in corso: è quanto è emerso durante la riunione del Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati, tenutasi ieri in Prefettura. Perciò, ha detto il prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta, “occorre dare la più ampia pubblicità ai bandi di gara delle Prefetture, al fine di favorire la massima partecipazione, tenuto conto anche della occasione offerta al territorio in termini di sviluppo e crescita economica ed occupazionale”.

Il Tavolo ha approvato i criteri di distribuzione dei migranti e le linee tendenziali di localizzazione dei centri di accoglienza. In particolare, è stato ricordato che entro la fine del 2016, dovrà essere realizzato un Hub regionale, come punto di coordinamento per la gestione dei numerosi arrivi previsti e si è concordato sull’esigenza di individuare diversi punti di attracco nelle aree portuali di Cagliari, così da disporre, in relazione alla tipologia di imbarcazioni, al numero di immigrati ed a situazioni contingenti, di soluzioni alternative del sistema di prima accoglienza. Chiuso il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara), con sede nell’ex aeroporto militare di Elmas, è stata valutata l’ipotesi, unica finora, di sostituirlo con l’ex scuola di Polizia penitenziaria di Monastir: “L’Amministrazione di Monastir – ha detto il prefetto Perrotta, annunciando incontri tra Prefettura, Regione, Anci ed enti locali - si è dichiarata disponibile a partecipare ad un percorso condiviso con le istituzioni e gli enti competenti al fine di individuare i possibili necessari interventi di adeguamento”.

Sono stati esaminati anche i problemi relativi all’accoglienza dei minori non accompagnati, evidenziando l’esigenza di adeguare il sistema, perchè la legge attribuisce specifiche competenze per la presa in carico del minore ai Comuni, seppure con risorse regionali, e l’attuale rete di accoglienza regionale non è considerata adeguata ai numeri sempre maggiori: “E' stato costituito un gruppo di lavoro interassessoriale, coordinato dalla Presidenza - ha sottolineato il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci – con il compito di redigere, in tempi stretti, il Piano regionale per l'accoglienza dei flussi non programmati, che sarà poi presentato in Consiglio regionale, all’interno del quale troveranno spazio anche le linee programmatiche riguardanti l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati”.

Infine, dai dati dell'attività nel 2015 della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale emerge che è stata rigettata la domanda di protezione in 1.818 casi (altri 97 rigetti sono stati per irreperibilità) ed ha riconosciuto lo status di rifugiato ad appena 53 richiedenti (2,33%). Il gran numero dei richiedenti provengono da Nigeria, Bangladesh, Gambia, Senegal, Mali, Pakistan e Ghana. Ancora 1.431 le domande da esaminare. (fm)

(admaioramedia.it)