Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il lungomare prende forma: sì al progetto per il porticciolo

Fonte: L'Unione Sarda
14 gennaio 2016


L'assessora Marras: «I chioschi danneggiati? Li ripareremo subito»

 

Il danno è lì, facile da vedere nella passeggiata davanti al Lazzaretto: qualche decina di centimetri quadrati di assi di legno divelte, spezzate e gettate dentro il locale. Più gravi i risultati del raid vandalico nell'altro chiosco, quello vicino all'arena Grandi eventi: qui i pannelli divelti sono di più, e in un locale qualcuno ha addirittura lasciato un materasso. Un doppio sfregio al lungomare Sant'Elia, alla città e alla Giunta comunale che sul quartiere ha investito in modo particolare, facendone il simbolo di quelle periferie da ricucire, come diceva lo slogan della candidatura a Capitale europea della Cultura.
VIDEOSORVEGLIANZA «Un atto vandalico come quelli che, di tanto in tanto, si verificano in tante zone della città», commenta Luisa Anna Marras, vicesindaca e assessora ai Lavori pubblici. «Non che Cagliari sia in mano ai vandali, intendiamoci. I chioschi li sistemeremo appena possibile in vista dell'imminente visita della commissione di collaudo. In più, installeremo un impianto di videosorveglianza sul lungomare».
SOPRALLUOGO La commissione cui fa riferimento Marras è composta da un componente del Comune, uno della Regione e uno (per la cui designazione si è dovuto attendere) del ministero per le Infrastrutture: ha il compito di accertare se i locali sono idonei a ospitare dei punti ristoro. I chioschi sono destinati a essere dati in affidamento per la gestione. Manca solo l'ok della commissione per bandire la gara.
LUOGO VIVO Sfregi a parte (sul taccuino del cronista finiscono anche l'abbondanza di mozziconi di sigaretta ed escrementi di cane, la distruzione di diversi punti luce incastonati nella pavimentazione in granito e, vicino al chiosco, una grossa scritta in vernice spray con immancabile orrore di ortografia), venerdì mattina il lungomare dava l'impressione di un luogo vivo. All'altezza del Lazzaretto, due giovani mamme, con i loro piccoli in grembo, appoggiate con le spalle alla balaustrata in acciaio inox navale, si godevano il sole caldo di questo gennaio anomale e un mare che era tutto uno scintillìo. Una coppia vigilava sulle esibizioni ciclistiche dei loro tre bambini. Due amici pensionati camminavano di buona lena chiacchierando a voce alta. Un ragazzo, sguardo sullo smartphone, teneva al guinzaglio un cagnetto irrequieto. Certo, non è il Poetto, ma la passeggiata è già uno spazio sociale, una piazza aperta sul mare, anche se i lavori non sono finiti. L'obiettivo definitivo resta la creazione di un percorso ciclabile e pedonale che congiunga Sant'Elia a via Roma.
VIA LIBERA I due tratti di lungomare a Sant'Elia, quello del Lazzaretto e quello alle spalle dell'arena Grandi eventi, dove venerdì erano posizionate nove canne da pesca vigilate a distanza, sono ancora separati. La passeggiata è interrotta da uno sbarramento in new jersey , oltre il quale c'è un lotto incolto e, più in fondo, un'area di cantiere recintata e vigilata da un bel pastore maremmano. Oltre, c'è il porticciolo, interessato da un altro progetto che pochi giorni fa ha ricevuto il via libera (anche questo atteso a lungo) da parte della Regione. «Ora - gongola l'assessora ai Lavori pubblici, possiamo finalmente partire con le attività preliminari: sbombing , campagna di scavi. Faremo di tutto per avviare il cantiere vero e proprio questa primavera». Oltre a sistemare il porticciolo, nelle cui acque venerdì mattina nuotavano due pescatori subacquei, si prolungherà la passeggiata che passerà sul ponticello già esistente.
CANALE Un altro ponte, in acciaio, ciclabile e pedonale, dovrà invece essere costruito più avanti, a scavalcare il canale, alla radice della diga foranea del porto, dove ora la camminata si interrompe davanti alla recinzione di un'area militare, e permettere di ricongiungere il lungomare Sant'Elia a quello di Su Siccu. «Gli uffici comunali stanno stendendo il progetto esecutivo da mettere a gara», fa sapere Marras: «Quest'opera è stata finanziata nell'ambito del piano città, undici milioni di euro, che comprende anche la realizzazione dell'area verdi del parco degli anelli, alle spalle degli anelli dello stadio, per cui è già stato bandito il primo lotto, e la ristrutturazione delle case del borgo e quella del padiglione Nervi».
PADIGLIONE Per quest'ultimo edificio, un pezzo pregiato del patrimonio industriale della città, il sindaco Massimo Zedda aveva ipotizzato un futuro da auditorium musicale: «Ma il padiglione - avverte l'assessora - si presta a tanti utilizzi, e comunque sarà già importante riaprirlo al pubblico». Storicamente allergica a fornire tempi di fine lavori («non dipende solo dal Comune»), Marras si lascia scappare una promessa: «Vogliamo far partire tutto entro quest'anno».
Marco Noce