Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Colonia Dux simbolo del degrado

Fonte: L'Unione Sarda
13 gennaio 2016

Il rudere

 

Se l'ala vecchia dell'attuale ospedale Marino è fatiscente, quello vecchio, sulla spiaggia del Poetto, è un autentico rudere. L'edificio, progettato da Ubaldo Badas per conto del podestà di Cagliari, era destinato al soggiorno estivo dei balilla. Era stato chiamato “Colonia Dux”, nome che non richiede spiegazioni. In realtà, però, i lavori iniziati negli anni Trenta, in pieno regime fascista, non vennero mai ultimati. Si dovette aspettare il 1947 perchè l'amministrazione ospedaliera cagliaritana acquisisse l'immobile per trasformarlo, appunto, in ospedale. Rimase attivo sino al 1982, perché successivamente tutti i servizi sanitari furono trasferiti nell'albergo Esit sull'altra parte della strada, a poche decine di metri di distanza. Da quel momento, il lento e inesorabile declino sino al totale degrado. Se questo ci può anche stare, è difficile invece accettare beghe e questioni burocratiche che, di fatto, hanno permesso che la “più bella spiaggia urbana d'Italia”, il Poetto, venisse deturpata in maniera indecente e irrimediabile. Senza contare lo stabilimento balneare della “Bussola”, questo nel tratto quartese del litorale ma sempre della stessa spiaggia si tratta. Un altro pugno nell'occhio che all'amministrazione comunale guidata da Massimo Zedda non interessa, in definitiva sono fatti altrui e la collaborazione tra gli Enti non è manco prescritta da ricette mediche. ( v. f. )