Rassegna Stampa

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Tuvixeddu, parco ampliato di un ettaro. Ecco le luci e le nuove tecnologie

Fonte: web cagliaripad.it
13 gennaio 2016

 

 


e.neri@cagliaripad.it

 

Tuvixeddu, il parco si amplia. Apre al pubblico un altro tassello della vasta necropoli punica, “un’area superiore all’ettaro”, annuncia l’assessore Frau, che comprende altre sepolture, comprese quelle decorate di maggior pregio, i resti dell’acquedotto romano e i fronti della vecchia cava. E poi c’è la svolta tecnologica: percorsi illuminati e una guida multimediale. Fermare il processo di degrado del sito, rendere fruibile il sistema dei percorsi esistenti e innalzare la qualità dei contenuti culturali, per restituire il parco di Tuvixeddu alla fruizione pubblica dei cittadini e turisti: questi gli intenti dell’amministrazione comunale alla base del progetto di ampliamento del parco di Tuvixeddu.

“Il parco è ormai aperto da tempo, ed è possibile visitarlo tutti i giorni, anche se solo una prima parte”, spiega l’assessore all’Urbanistica Paolo Frau,  “noi intendiamo, con risorse comunali in attesa di altre più cospicue da altra fonte, man mano allargare il perimetro del parco da mettere a disposizione dei cittadini, con questo intervento cominciamo con l’allargamento, risistemando le passerelle che consentiranno di osservare da vicino un altro settore importantissimo di necropoli. Nel complesso cambierà tutta la percezione dell'area.”

L’intervento proposto interessa il settore situato a sud/ovest, in pratica l’area archeologica che conserva, tra le più importanti tombe del ricco patrimonio archeologico: e cioè quella detta del “Sid” (che prende il nome  dalla presenza di un ciclo di decorazioni pittoriche tra le quali è presente una figura armata maschile interpretata, appunto, come l’immagine della divinità semitica Sid) e quella dell’Ureo (anch’essa dipinta e arricchita dalla presenza del serpente alato sacro, appunto l’Ureo) e con queste due tombe decorate in modo raffinato, Sid e Ureo, entrambi risalenti al IV-III sec. a.C., la necropoli di Tuvixeddu raggiunge il vertice di tutta la pittura del mondo punico. In questo settore si trovano anche i resti di un acquedotto romano e i segni di una cava, sempre risalente al periodo romano. Più a sud, oltre l’area di intervento, si trova la necropoli romana.

Degrado. L’area soffre di uno stato di degrado diffuso, dovuto all’invecchiamento naturale dei materiali e alla mancanza di adeguati interventi di manutenzione. L’impianto è risalente alla fine del secolo scorso, inizi Duemila. Si tratta del piano di recupero eseguito nell’area (“Itinerari nella Necropoli di Tuvixeddu – I° Lotto”, finanziato dall’Unione Europea e progettato dagli architetti Marco Cadinu e Paolo Sanjust). E’ costituito in pratica da un sistema di percorsi protetti su passerelle con pavimentazioni in legno e parapetti metallici posati sul terreno e costituiscono gli itinerari obbligati di visita. Anche il padiglione situato lungo i percorsi, di circa 4 x 5 metri e posto a protezione del dipinto del Sid, si trova in stato di degrado.

Il progetto. Il progetto prevede in primis recupero e valorizzazione, messa in sicurezza dei percorsi sopraelevati e di quelli in battuto di terra esistenti. Verranno risistemate le passerelle (sostituite le parti logore, via la ruggine e riverniciati i parapetti e sistemati i corrimano in legno), nuovi parapetti saranno realizzati nei punti mancanti e tutto il percorso sarà illuminato con luci a led.  Verrà poi individuato un nuovo itinerario nell’area caratterizzata dai vecchi fronti di scavo con sepolture e sarà recuperato funzionalmente anche il padiglione che protegge la tomba del Sid. E c’è poi la novità tecnologica del progetto: l’installazione di un sistema di comunicazione informativo multimediale/sensoriale.

Le nuove tecnologie digitali favoriranno, secondo gli autori del piano, “un’esperienza di conoscenza e interazione con il luogo attraverso immagini, testi, effetti sonori consentendo di cogliere nella pienezza la bellezza di tutti i particolari e apprezzare pienamente il valore di un’area così importante e unica nel cuore della città”.

Prevista la realizzazione una piattaforma digitale. I contenuti multimediali saranno curati da un team interdisciplinare che opererà sotto la direzione scientifica della Soprintendenza. Indicativamente, l’applicazione permetterà al visitatore di spostarsi virtualmente sull’area archeologica: i contenuti saranno costituiti da riprese aeree sferiche ottimizzate per la fruizione, modelli 3D, oltre a testi vocali, etc. “Il visitatore”, spiega il progetto, “potrà così vivere un’esperienza multimediale ricca di contenuti, musiche e testi appositamente studiati per far sì che si possa apprezzare pienamente il valore di un’area così importante e vivere un’esperienza culturale di maggiore conoscenza e interazione con il luogo”

Spazio anche al potenziamento della cartellonistica informativa con sistema tattile (a supporto della disabilità visiva), con 4 nuovi pannelli e all’installazione di illuminazione a led, a basso impatto ambientale e visivo, limitata alle sole aree di interesse (necropoli e cava romana), e luci segna passo, con sensori di rilevazione di movimento, per la garantire la fruizione del sito al tramonto e di notte. Prevista anche la sistemazione dell’area belvedere davanti al giardino.

Tutti gli interventi costeranno 165 mila euro e la conclusione dei lavori è prevista per il 2017. Oggi intanto sul versante di via Is Maglias del colle di Tuvixeddu è stata buttata già la vecchia torre della calce idrata, manufatto di archeologia industriale, ma da tempo pericolante.