Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bonifica di Santa Gilla al via: raccolte tonnellate di rifiuti

Fonte: L'Unione Sarda
11 gennaio 2016


Undici le discariche da eliminare. I primi interventi dietro la Città-mercato

 

Lo sconcio è ora dentro i sacchi, enormi contenitori dove sono finite le prime tonnellate di rifiuti che per lungo tempo hanno incorniciato Santa Gilla. La bonifica della laguna, partita in queste settimane, è però ancora alle prime battute, e ben altro bisognerà fare per liberare il territorio rivierasco da macerie, pneumatici, elettrodomestici e altri materiali inquinanti e particolarmente rischiosi scaraventati dagli incivili sulle sponde cagliaritane, asseminesi, capoterresi dello stagno, compreso il versante costiero di Elmas. Sperando che dopo la pulizia non tornino gli sporcaccioni e si debba ricominciare tutto daccapo.
IL PROGETTO La prima parte del piano ambientale di recupero, predisposto dai quattro Comuni che hanno diretta competenza su Santa Gilla e finanziato dalla Regione con trecentomila euro (al ribasso d'asta costerà 250 mila), sta interessando la zona dietro la Città-mercato di Auchan, presa di mira da chi ha voluto sbarazzarsi di materiali ingombranti senza passare attraverso i corretti canali di smaltimento.
È così che a due passi dall'acqua e sin dentro i canali di Santa Gilla sono venute su vere e proprie discariche, spesso pericolosissime per l'ecosistema salmastro, a cominciare dai barattoli di solventi e vernici. Proprio questi ultimi sono costati, lo scorso anno, una denuncia a un commerciante scoperto mentre si sbarazzava del materiale.
IL PESSIMISMO «Non credo che servirà a molto la pulizia ma ci spero davvero»: il pescatore ha appena sistemato la sua barca da laguna col fondo piatto, su ciu , s'infila dentro l'auto per rientrare a casa dopo aver gettato le reti nello stagno. «Guardi», dice, «questo è il sacchetto della mia spazzatura, se tutti facessimo così...». Lo mostra con un pizzico d'orgoglio, il pescatore, indicando l'abitacolo della vecchia macchina. E poi parla: «Capiterà ancora, credo proprio di sì. Soldi pubblici gettati al vento. Qui arrivano tanti padroncini ai quali molti si rivolgono per liberare le cantine da cose vecchie e questi signori li abbandonano qui e altrove. Se non piazzano le telecamere continueranno a venirci».
LA VIDEOSORVEGLIANZA Le telecamere, in effetti, la Forestale le aveva nascoste, lo scorso anno, proprio in questa parte della laguna dietro la Città-mercato e la vecchia centrale dell'Enel. Un camioncino bianco, altre vetture e tanti balordi sono sfilati davanti agli obiettivi. Immagini sin troppo eloquenti, finite presto sul tavolo della Procura. Poi lo stop con l'estate, quando gli impianti della videosorveglianza sono stati dirottati per la campagna antincendio.
Il progetto di bonifica, affidato all'impresa Ecostema srl, durerà ancora alcuni mesi. Da contratto dovrà infatti concludersi ad aprile, quando ognuno degli undici punti critici individuati durante la predisposizione del piano sarà totalmente liberato dai rifiuti. «In accordo con gli altri centri e su indicazione delle altre amministrazioni municipali il numero delle discariche da eliminare potrebbe anche crescere e magari arrivare a tredici, quattordici», ricorda l'assessore all'Ambiente, Paolo Frau. Un patto tra Comuni e una collaborazione che su volere degli stessi sindaci ha consentito di agire celermente senza la necessità di creare ulteriori enti, agenzie o consorzi per avviare il rilancio di Santa Gilla. Un piano di interventi nell'immediato e una programmazione futura per la gestione della laguna che coinvolgerà direttamente l'istituzione del Parco di Molentargius.
LA RICHIESTA Intanto i quattro Comuni hanno chiesto al Corpo forestale di incentivare la vigilanza. A garantirla saranno gli uomini della stazione di Cagliari, che ha sede nel palazzo Saliscelti, all'ingresso del Molentargius, e che ha competenza anche sulla laguna. Non basteranno però i pochi uomini ad assicurare i controlli e impedire agli scellerati di continuare a imperversare sulle sponde dello stagno. È per questo che gli occhi delle telecamere assumono un'importanza fondamentale per fermare gli inquinatori.
L'ACCORDO Proprio recentemente, durante la conferenza di presentazione del piano ambientale e di bonifica, i sindaci di Cagliari Massimo Zedda, di Assemini, Mario Puddu, di Capoterra, Francesco Dessì e di Elmas, Valter Piscedda, hanno ribadito l'urgenza di un coinvolgimento della Regione e ancora di più dei pescatori delle cooperative che fanno capo al Consorzio ittico Santa Gilla (ma anche delle associazioni ecologiste) per scrivere il futuro di questo importante compendio ambientale e di pesca che insiste su quasi seimila ettari. «Perché non sia più una “cattedrale nel deserto” ma diventi, oltre che area ambientale di pregio, anche un'opportunità di sviluppo economico».
Andrea Piras