Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ikea: sbarco inevitabile

Fonte: L'Unione Sarda
11 gennaio 2016


Commercianti spaventati, consumatori euforici - L'assessora Argiolas: «Il Comune non poteva dire no»

 


Consumatori contenti, commercianti preoccupati, amministratori stretti nelle spalle: «Non potevamo fare altrimenti», dice l'assessora comunale alle Attività produttive, Barbara Argiolas . Impossibile dire di no a Ikea che fra sei mesi aprirà in viale Marconi un centro espositivo che fungerà anche da punto per il ritiro merce: la pratica ha superato senza difficoltà tutti i passaggi burocratici. «Tecnicamente - prosegue Argiolas - l'amministrazione non ha mezzi per dire di no a una richiesta di adeguamento di un locale commerciale già esistente».
Lo sa anche Alberto Bertolotti , presidente di Confcommercio sud Sardegna: «A fronte di una normativa europea ben precisa in questo senso, non esistono strumenti statali o regionali in grado di arginare la diffusione della grande distribuzione. Gli unici strumenti, debolissimi, sono quelli urbanistici, che sono in capo ai Comuni». Ma in questo caso non c'erano margini: i metri quadri del nuovo centro commerciale (3.200) sono quelli già esistenti di un locale che un tempo ospitava una concessionaria automobilistica (siamo nel tratto fra via Mercalli e via Newton, a destra per chi va a Quartu).
Roberto Bolognese , presidente provinciale di Confesercenti, sigla che contende alla Confcommercio la rappresentanza dei commercianti, è di umore nero: «Ikea ha già detto che viale Marconi sarà solo una testa di ponte e ha annunciato l'apertura di un megastore in Sardegna», esordisce. «E non è l'unico gigante della grande distribuzione che punta sull'isola, dove già il rapporto tra metri quadri di centri commerciali e abitanti è il più alto d'Europa. Qualcosa non quadra: o c'è una spiccata propensione dei consumatori sardi per i centri commerciali o ci sono altre logiche. Invoco semplicemente un equilibrio tra grandi e piccoli. In Val d'Aosta, dove il potere d'acquisto è ben più alto che da noi, c'è un solo centro commerciale, in Sardegna, nei primi otto mesi del 2015, 400 piccoli commercianti hanno dovuto chiudere».
Il gigante svedese nell'isola ha già due punti per il ritiro della merce acquistata online: uno sulla 130, a Truncu is Follas, e l'altro a Sassari, nella zona industriale Predda Niedda. Barbara Argiolas è convinta che il megastore sardo, se si farà, non sarà a Cagliari: «Non abbiamo avuto nessuna interlocuzione. Anni fa ci fu un incontro con Ikea, e il sindaco espresse le sue perplessità». L'azienda potrebbe avere però puntato su un centro dell'hinterland: le voci, di volta in volta, tirano in ballo Elmas, Assemini, Sestu, Selargius.
«La tendenza alla diffusione della grande distribuzione - ragiona Bertolotti - è inarrestabile. Bisogna allora prendere esempio da ciò che alcuni commercianti cagliaritani stanno già facendo: vendita multicanale, totale attenzione al cliente, buon rapporto qualità prezzo. Resiste chi si rivolge a una nicchia con offerta di qualità. Non paga, invece, la vendita a un pubblico massivo».
L'apertura del pick point Ikea fa invece esultare Simone Girau , responsabile cittadino dell'Adiconsum: «Per i consumatori - dice - è una risorsa. E non credo che creerà grandi problemi ai commercianti: Ikea vende prodotti a basso costo e di qualità non altissima. Non credo che sia la grande distribuzione a uccidere il commercio locale. In più, il punto vendita di viale Marconi porterà nuovi posti di lavoro».
Ma anche qualche problema di traffico, probabilmente. Mauro Coni , l'assessore comunale alla Viabilità, in questi giorni è all'estero: «Meglio - ragiona - che questa novità sia venuta fuori ora: facciamo ancora in tempo a valutare eventuali esigenze di traffico nella seconda fase dei lavori che trasformeranno viale Marconi in un vero viale commerciale, arredato, decente. Per la prima fase, dal ponte dell'Asse mediano a via Mercalli, sono in programma lavori per un milione 850 mila euro, per la seconda, da via Mercalli a Is Pontis Paris, ci sono 9 milioni».
Marco Noce