Prima l'allarme sulle tasse pagate dai cittadini e non versate nelle casse del Comune. Ora i ritardi sugli stipendi dei dipendenti. Tira una brutta aria intorno alla Mazal Global Solution, società che in città e numerosi centri della Sardegna e della Penisola si occupa della riscossione dei tributi per conto dei Municipi. I segnali d'allarme arrivano da tutta Italia: i sindacati dicono che nella sede centrale di Milano rischia il posto metà dei dipendenti, a Bologna saltano le buste paga e non risultano versati i contributi dei lavoratori, slittamenti nei salari si sono registrati da Tortona a Trapani, a Foggia è in corso una battaglia legale col Comune che teme di perdere 7 milioni, a Quartu i vigilpark aspettano tredicesime e compensi di dicembre. A Cagliari il servizio è stato appena prorogato per sei mesi. Il consigliere comunale de La Base, Claudio Cugusi, a novembre aveva denunciato ritardi nel trasferimento a palazzo Bacaredda dei soldi prelevati ai cittadini dalla società: il sindaco Massimo Zedda lo aveva rassicurato, i fondi sono arrivati anche se non con puntualità. Era stata garantita la massima vigilanza: nessuno vuole trovarsi con un buco milionario nei bilanci. Ma le denunce dei sindacati, a livello locale e nazionale, non sono incoraggianti.
EREDITÀ AIPA Imposte sulle affissioni, sulla pubblicità e sull'occupazione di suolo pubblico: dal 2008 in città se ne occupava l'Aipa. Che nel marzo 2014 è travolta da uno scandalo: viene arrestato il presidente Daniele Santucci, accusato di aver fatto sparire quattro milioni incassati da vari Comuni italiani. La società si avvita, nel novembre del 2015 viene cancellata dall'albo dei riscossori, intanto il ramo d'azienda viene acquisito prima dalla Kgs (in liquidazione) poi dalla Mazal. Che in comune con Aipa, oltre all'attività ereditata, ha anche l'indirizzo: via Cechov 50, Milano. I primi scossoni non sono isolati. A Foggia manca all'appello una somma milionaria, le carte finiscono in Parlamento e in Procura, lo scontro sui buchi di Aipa è in corso.
NELL'ISOLA Intanto a Quartu il il segretario regionale della Uil-Tucs, Cristiano Ardau, rilancia l'allarme del commissario cittadino Guido Sarritzu: i 17 dipendenti quartesi aspettano lo stipendio. «Più volte abbiamo contattato la società», spiega Ardau, «ma non abbiamo ricevuto risposte. Il pagamento del salario è un obbligo di legge». Da via Eligio Porcu a via Roma, Cagliari: qui l'appalto è andato per l'ennesima volta in proroga, sempre a favore della Mazal Global Solution, fino all'aggiudicazione della nuova gara. Mentre l'appalto indetto nel 2013 è stato revocato. «In ballo ci sono le imposte pagate dai cittadini», ammonisce Cugusi (La Base), «e la stabilità delle casse comunali. Sono certo che i nostri uffici stiano lavorando al meglio».
Enrico Fresu