Due gigantografie del sottosegretario alla cultura e uno slogan provocatorio: «Ridateci Francesca Barracciu». È la scenografia del piccolo sit-in organizzato ieri mattina sulle scalinate del Palazzo di giustizia da Angelo Cremone e Pietro Solinas di Sardegna Pulita, assieme a Giacomo Meloni della Confederazione sindacale sarda. «Non possono essere adottati due pesi e due misure», denunciano gli attivisti che chiedono l'apertura di un dibattito sulla questione morale in politica in vista delle elezioni amministrative.
«I giovani che vanno per la prima volta a votare a Cagliari devono sapere che questa è una città pulita, non si possono candidare persone che hanno problemi con la giustizia». Angelo Cremone, col microfono in mano, precisa che «non si tratta di una questione personale». Cita il sindaco Massimo Zedda e Pierpaolo Vargiu (indagati il primo per il teatro il secondo per i fondi ai gruppi) poi il pensiero va a Barracciu «che si è dimessa ed era sottosegretario».
«Non entro nel merito della vicenda che ha portato il Procuratore capo Mauro Mura, prima di andare in pensione) a togliere l'inchiesta sul Teatro lirico al pubblico ministero Giangiacomo Pilia, e neppure parlo delle chiacchiere intorno a questa storia, però ritengo necessario aprire una discussione e una riflessione sulla questione morale». Rincara la dose il sindacalista Meloni: «Per coerenza e serietà chiediamo che chi ha problemi con la giustizia li affronti seriamente prima di candidarsi».
V. N.