Massidda: FI nasce come movimento civico. Tocco: tradito lo spirito del '94
La parabola di Forza Italia in città ha date e protagonisti noti. Piergiorgio Massidda, che di FI è stato uno dei fondatori, ne ricorda l'inizio e il crepuscolo: «Tutto bene quando è rimasto movimento civico. Qualcosa si è rotto quando Silvio Berlusconi ha fatto nascere il partito». Edoardo Tocco, consigliere comunale e regionale azzurro: «Non lascerò mai Forza Italia, ma bisogna capire perché si è arrivati a percentuali sotto il livello di guardia».
Tocco ricorda le tappe: «Forza Italia nasce nel 1994 come movimento civico, si chiamava “Altra Cagliari”, grazie all'iniziativa di Massidda, Soldati, Solinas che coinvolsero professionisti, artigiani. Confluii da subito anch'io. L'inizio è stato esaltante, le attese della società civile si trovavano rappresentate in qualcosa di nuovo e stimolante. I problemi sono nati quando tra il 2001 e il 2002 il movimento è diventato altra cosa. È da quel momento che è stato tradito e dimenticato lo spirito del '94». Il partito, da allora, non è stato più in grado di coinvolgere la base: «Oggi questo distacco è marcato, netto». Senza ritorno? «Sono certo che Forza Italia tornerà ma non ora. Oggi la crisi di identità coinvolge e riguarda tutti i partiti». Fenomeno iniziato da anni. «Lo stesso sindaco Zedda, nel 2011, fu eletto da una liste che oggi sono sparite o hanno perso consistenza. Ad ampliare questa crisi di rappresentanza, così come l'abbiamo finora conosciuta, sono oggi i movimenti civici. Lo avverte lo stesso Pd, che si identifica sempre più in Matteo Renzi». Forza Italia a Cagliari ha gli stessi affanni del partito nazionale? «Il partito a Cagliari vive di individualità. La crisi del partito è anche figlia di una mancanza di organizzazione. Forza Italia non ha più una sede, ha licenziato i dipendenti e non ha più i collaboratori di un tempo. Il partito si è dissolto, e ora guarda come a una via di salvezza la nascita delle liste civiche». (p. p.)