Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Un candidato civico per il M5S Casu: «Tra di noi soltanto contatti»

Fonte: L'Unione Sarda
7 gennaio 2016


Prove di dialogo tra gli attivisti del movimento di Grillo e il vicepresidente del Consiglio

 

Il tratto comune è l'«identità di vedute». Ma anche lo «spirito delle proposte e la visione politica». Tra Paolo Casu (candidato sindaco del cartello di liste civiche Insieme Onestamente per Cagliari ) e il Movimento 5 Stelle i contatti si infittiscono e sarebbe un azzardo, al momento, immaginarne lo sviluppo. Certo è che tra il vicepresidente del Consiglio comunale (componente del gruppo Misto) e gli attivisti del M5S le simpatie non sono dell'ultim'ora. Come quelle per Antonietta Martinez, tra i nomi circolati nel M5S per un'eventuale candidatura a sindaco.
L'IMPEGNO «So», ammette Casu, che dopo la pausa natalizia e di Capodanno ha ripreso il quotidiano lavoro elettorale, «che il M5S apprezza il mio impegno e io stesso, non è un mistero, mi sono già espresso in loro favore in modo non equivoco». Vero. Di fronte alla prospettiva su chi votare in un eventuale ballottaggio alle amministrative di giugno, Casu ha confessato senza rifletterci un attimo: tra Zedda e Massidda voterei Grillo. «Per una ragione semplice», precisa il candidato: «Gli attivisti grillini sono ragazzi che fanno politica senza avere incarichi e poltrone, la loro è passione pura, la stessa che mi contraddistingue».
ATTRAZIONE Cosa attrae del programma di Casu al Movimento 5 Stelle? Il vicepresidente dell'Aula di palazzo Bacaredda non rivela i temi al centro dei suoi contatti (formali e informali) con gli attivisti grillini ma, indirettamente, fornisce una pista: «Il mio programma». Dove Cagliari è tratteggiata come una città claudicante, bisognosa di «una vera rivoluzione politica». Non è il solo a sostenerlo, ma Casu affonda: «Non credo che una tale scintilla possa essere innescata né da chi oggi attualmente è ancora al governo della città, né da chi continua ad affermare di voler cambiare Cagliari in senso civico, ma si trova alleato con il governo romano del Pd». Caustico: «Cosa hanno fatto questi signori per Cagliari e per la Sardegna in 30 anni di attività politica? E soprattutto, oltre all'apparenza delle liste civiche con cui si propongono, con chi andrebbero a governare la nostra città, domani?».
LA PAGELLA La critica di Casu abbraccia partiti e protagonisti. «Non v'è dubbio che Zedda ha fallito in questi anni di governo, ma non tanto per la politica del fare, soprattutto e pesantemente sulla politica della trasparenza, della collegialità, del lavoro, dello sviluppo e dell'ascolto dei cittadini.
Noi oggi proponiamo, proprio partendo dalla nostra città, una vera rivoluzione politica, un vero patto sociale con i nostri concittadini, verificabile in ogni momento del nostro mandato elettorale».
PENTASTELLATI Sono anche i toni e gli obiettivi del M5S? Casu ricorda che a distinguere il Movimento pentastellato cittadino rispetto a quello nazionale è l'«aderenza degli attivisti che io conosco» ai «problemi concreti della città». Ma lo stesso candidato sindaco di Insieme Onestamente per Cagliari precisa: «Contesto e ho contestato il M5S per le sue scelte di opposizione o di chiusura a priori. Non porta a nulla dire sempre e solo no».
I TEMI Cento i punti del programma proposto da Casu e dalle sue (annunciate) 33 liste. «Per ognuno dei cento punti proporremo soluzioni concrete e non il solito libro dei sogni. Purtroppo i candidati, spesso, per non dire sempre, elencano tanti desideri privi di soluzione o di metodologie concrete per la loro attuazione». Perché? «Perché ostaggi di direttive impartite dai segretari di partito locali e nazionali, che rendono l'eletto ostaggio inconsapevole delle loro scelte». Per Insieme Onestamente per Cagliari sarà diverso? «Noi siamo fuori da queste logiche e da queste spartizioni, perché i nostri padroni saranno i cittadini, i loro problemi e le loro esigenze». Nel concreto. «Il nostro primo atto sarà l'abolizione di qualsiasi indennità a sindaco, assessori, consigliere e presidente del Consiglio. La riduzione delle commissioni al minimo per evitare gettoni inutili per riunioni di nessuna produttività e, con i soldi così recuperati, prevediamo la creazione di uno specifico fondo di bilancio per la creazione di nuovi posti di lavoro».
Pietro Picciau