Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il 2016 non parte coi botti

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2016


Musica sul palco e lanterne in cielo al posto dei petardi - Grande partecipazione nelle quattro piazze dove si è festeggiato il Capodanno

 


Il conto alla rovescia elettronico del bastione di Santa Croce e quello “artigianale” del musicista di piazzetta Savoia che scandisce gli ultimi secondi del 2015 guardando il piccolo orologio dell'iPad di una persona arrivata lì per festeggiare. In queste due immagini c'è il Capodanno cagliaritano, un momento nel quale convivono tutto e il contrario di tutto: le paure e la speranza, la gioia e la rabbia. E, soprattutto, la voglia di fare festa che non riesce a battere completamente l'inciviltà di qualche cialtrone.
I BOTTI Sarebbe bello prendere atto del fatto che in tanti si sono scatenati, in piazza Yenne, al ritmo degli Statuto e di The Skatalites, senza creare alcun problema (e c'erano davvero migliaia di persone nel Largo). E ci sarebbe da sorridere per i pochi petardi, sostituiti dalle lanterne che si sono alzate in volo da Santa Croce (dove hanno suonato i Beat Street), dalla Marina (in piazzetta Savoia c'era sul palco il Mudras Quartet) ma anche da via Garibaldi dove i “cagliaritani asiatici” hanno messo in scena uno spettacolo estemporaneo.
GLI INCIVILI Ma, purtroppo, i soliti idioti non si sono presi neanche questo giorno di riposo: due ragazzi, evidentemente reduci da abbondanti brindisi, hanno divelto il ramo di un albero del Largo e hanno circolato per le strade con questo “souvenir”; altri hanno trasformato in una discarica la parte del Bastione praticabile. E qualcuno ha preso addirittura di mira e distrutto una fioriera di via Alghero.
LA FESTA Ma sarebbe ingiusto puntare i riflettori soltanto sull'inciviltà. Perché l'arrivo del 2016 è stato, soprattutto, una grandissima festa per i cagliaritani che hanno deciso di brindare in piazza. Impossibile dare i numeri anche perché quest'anno c'è stata una new entry, piazza San Domenico, dove hanno suonato i Mambo Jumbo. E proprio da Villanova viene, forse, l'esempio più bello: nonostante l'arrivo di almeno un migliaio di persone, hanno resistito le decorazioni e l'albero di Natale allestito dai residenti.
Marcello Cocco