Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ricciai abusivi? No, regolari

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2016


 I due gazebo a fianco all'ippodromo

 

Quando sono apparsi, a fianco all'ippodromo, quei due gazebo, è scattato l'allarme: ricciai abusivi al Poetto? «Ma non scherziamo», interviene piccato Giampiero Colombu. Il suo “Sole e mare”, assicura, è assolutamente in regola. «Ho una licenza trimestrale», dice mentre spacca ricci da porgere, poi, ai commensali.
Stupisce il fatto che, mentre i colleghi occupano lo spazio loro assegnato a Su Siccu, i due gazebo siano, invece, al Poetto. «È stata una scelta obbligata», spiega Colombu, «dal momento che lavorare lì era quasi impossibile: oltre ai novecento euro al mese per il gazebo, ci sono pagare anche le bollette per l'energia elettrica e per l'acqua, oltre che la Tari. Perché dovevo restare lì tenuto anche conto del fatto che ho un furgone attrezzato tutto mio?».
Così, Colombu ha chiesto e ottenuto di spostarsi nella zona dell'ippodromo. Dove, per altro, era già stato in passato. «Ho utilizzato quei parcheggi anche gli anni scorsi. Ma, allora, durante l'inverno, al Poetto non veniva nessuno». In realtà, il suo intento era spostarsi nella zona riservata dal Comune di Quartu ai ricciai. «Ma, per le lavorazioni che facciamo occorre una zona in cui non ci sia polvere. Lavorare in uno sterrato non è il massimo».
Così, insieme all'altro gazebo, si è spostato alla Settima fermata. «Ma, sia chiaro, vogliamo convivere serenamente con i chioschetti. Io ho anche la licenza per fare gastronomia ma preferisco lavorare così: mi basta vendere i ricci accompagnati da un bicchiere di vino». Il problema, dunque, non esiste: nessun ricciaio abusivo al Poetto. ( mar.co. )