Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Le opere eviteranno allagamenti a Pirri e Barracca Manna»

Fonte: L'Unione Sarda
29 dicembre 2015

L'assessore alla Viabilità Mauro Coni

 

 

Quattro milioni e mezzo di euro arrivati dalle casse comunali, più altri trenta messi a disposizione dal Governo. Il futuro della nuova Pirri - a prova di allagamento - passa attraverso tre cantieri attualmente in corso più altri in programma per il 2016. Oltre a un labirinto di collettori sotterranei e vasche di cemento armato che camminano sotto il manto stradale. «L'attenzione dell'amministrazione sul territorio non è stata mai così forte», sottolinea Mauro Coni, assessore alla Viabilità. «Dopo anni di richieste riusciremo a dare alla Municipalità una mitigazione importante del rischio idrogeologico». Pensieri e parole corrono alla stessa velocità, insieme alle ruspe in azione su più fronti. Lavori in corso in entrambi i lati di via Italia. Gli stessi che fermano momentaneamente la metropolitana - per consentire lo svolgimento delle opere - ma promettono una nuova storia per la frazione cagliaritana, da sempre in scacco delle piogge. Dopo le tante richieste partite dalla popolazione, e rimaste a lungo inascoltate, ora l'amministrazione di via Roma ingrana la quarta sul mega progetto che prevede una sfilza di interventi simultanei.
Riflettori puntati su via Stamira, dove prende lentamente vita un vascone da ottomila metri cubi «quasi ultimato e triplicato rispetto alle dimensioni originarie», sottolinea Coni. Nel frattempo in via Socrate sta per nascere un'altra vasca gemella. Delle stesse dimensioni e importo lavori di 2 milioni e cinquecentomila euro. Contemporaneamente gli operai sono al lavoro per la realizzazione del collettore C70: destinato alla via Caracalla e «a canalizzare le acque in arrivo da Barracca Manna» che «verranno fatte confluire nel canale di Terramaini». E poi c'è via Italia, che a breve ospiterà il collettore C39, più due vasche di espansione che impediranno all'acqua di fermarsi nella piazza spingendola sempre a Terramaini. Lavori sulle condutture - con carattere di estrema urgenza - e una data di consegna imprecisa. Ma comunque abbastanza vicina. L'assessore preferisce non sbilanciarsi più di tanto: «Diciamo che entro marzo tutte le opere dovrebbero essere concluse. Salvo imprevisti».
Resta l'attesa per le risorse ministeriali: trenta milioni di euro, per la precisione. «Contiamo ci vengano trasferiti nella prima metà di gennaio», annuncia Coni. «Serviranno per portare a termine ulteriori progetti finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico», precisa. «Più esattamente per il dragaggio del canale, la sistemazione di alcune parti dei collettori C38 e 70 e per la costruzione di diverse vasche di laminazione».
Le opere di bonifica vanno avanti senza sosta, «anche per Santo Stefano tecnici e ingegneri comunali erano sul campo. Va a loro il mio ringraziamento».
Sara Marci