Rassegna Stampa

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Smog, riscaldamenti a gasolio e Gpl sotto accusa, presto nuove centraline a Cagliari

Fonte: web cagliaripad.it
29 dicembre 2015

 

"Con i finanziamenti di 'Cagliari 2020' piazzeremo centraline sopra gli autobus" ha annunciato l'assessore della Viabilità Mauro Coni


Ansa News

 

Anche l'assenza del metano influisce sulla qualità dell'aria in Sardegna. Secondo l'Arpas, infatti, ci sono degli studi che analizzando il fenomeno evidenziano che mentre nel Nord Italia è soprattutto il traffico veicolare a causare l'ìnnalzamento dei livelli di Pm10, nell'Isola lo smog deriva in massima dagli impianti di riscaldamento, per lo più a gasolio e Gpl, o dai caminetti a legna.

"Certo ridurre la temperatura degli impianti potrebbe essere d'aiuto - spiegano i tecnici dell'Agenzia regionale dell'ambiente - ma occorre soprattutto porre attenzione alla manutenzione di quelli vecchi e, se possibile, sostituirli con quelli più nuovi ed efficienti. Lo stesso vale per la sostituzione dei tradizionali caminetti con quelli a camera chiusa".
Il monitoraggio sull'inquinamento atmosferico è costante: a Cagliari, in particolare, l'Arpas ha dislocato una centralina in via Cadello e il Comune si sta preparando ad installarne altre.
"Con i finanziamenti di 'Cagliari 2020' piazzeremo centraline sopra gli autobus - annuncia l'assessore della Viabilità Mauro Coni - e incroceremo questi dati con quelli epidemiologici".

Consigli e ammonimenti arrivano anche dagli ambientalisti.
"Non c'è dubbio sul fatto che sia meglio che circolino meno veicoli a motore circolino nelle nostre strade, ma ancora sono troppo pochi gli amministratori locali che sono consapevoli del fatto che siano gli alberi la vera salvezza delle nostre città - dice Stefano Deliperi del Gruppo di intervento giuridico - Continua, invece, il taglio insensato di alberi, siepi e arbusti: da Padova a Carbonia, da Abano Terme a Empoli, da Firenze a Cagliari, la motosega impazza giuliva nel Bel Paese".

"Per quanto sia ben nota la relazione tra le emissioni da traffico legate alla combustione di combustibili fossili e gli effetti sulla salute dei cittadini, per l'aria di Cagliari il traffico è purtroppo il male minore - osserva Claudia Zuncheddu di Sardigna Libera - Spesso si omette di citare tra le fonti maggiormente responsabili dell'inquinamento della nostra città, attività del polo industriale da Sarroch a Macchiareddu con i relativi inceneritori. Attività che meriterebbero di essere monitorate secondo la normativa Europea, se non fosse che la Regione a tutt'oggi non si è adeguata a tale normativa su questi temi. E intanto fra i 25.000 morti d'inquinamento nell'ultimo anno in Italia, molti sono sardi".