Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Uno “sporco” dicembre

Fonte: L'Unione Sarda
28 dicembre 2015


Allarme smog, superati otto volte i limiti di legge - Polveri sottili, l'appello di Legambiente al Comune e alla Regione

 


Un mese balordo, uno sporco dicembre. Così tanto condizionato dallo smog da far scattare l'allarme inquinamento per la presenza, nell'aria sopra e dentro la città, di una consistente quantità di polveri sottili. Cagliari come Torino, come Milano. Come Napoli e Palermo. E per restare nel sud dell'Isola, come Quartu, Monserrato, Assemini e San Gavino.
AREA VASTA L'area cagliaritana - lo denuncia Legambiente Sardegna dopo aver spulciato i bollettini giornalieri emessi dell'Arpas - per il perdurare di condizioni di stabilità atmosferica, sta subendo la presenza ingombrante e i valori preoccupanti dei microscopici granelli di pm10 che a più riprese hanno superato la soglia-sicurezza proprio a dicembre.
LA SOGLIA A Cagliari, su 20 giorni di misure, le centraline dell'Arpas hanno registrato superamenti del valore limite di 50 microgrammi per metro cubo, con una media mensile di 46,93 microgrammi per metro cubo.
«In sostanza - spiegano la presidente regionale di Legambiente, Annalisa Columbu e il responsabile del comitato scientifico, Vincenzo Tiana - i valori di inquinamento atmosferico da Pm10 rilevati questo mese superano di gran lunga quelli del dicembre 2014. Il 16, 17 e 18 dicembre, poi, il valore è stato abbondantemente superato in tutte le stazioni con un picco di 105,74 giovedì 17 a San Gavino».
I PERICOLI Il rischio, insomma, è più che reale. «Avevamo già segnalato, recentemente, che dai dati del rapporto Arpas 2014 - spiegano Columbu e Tiana - a Cagliari e Monserrato si erano già avuti quaranta superamenti annui, mentre a Quartu, nel 2013, se n'erano avuti quarantaquattro rispetto al limite di 35 annui oltre i quali i Comuni hanno l'obbligo di adottare misure idonee a proteggere la salute del cittadini». Eppure, mentre altre città stanno proprio in questi giorni correndo ai ripari (come Torino, Milano, Napoli, Roma), il capoluogo isolano ha quasi vissuto con fastidio le denunce di Legambiente. Spallucce e atteggiamento di sufficienza. Mentre la situazione critica finiva, nero su bianco, anche nei dati Istat. “In deciso peggioramento nel 2014 i parametri del Pm10 a Palermo e Cagliari”, raccontavano all'Istituto di statistica. E anche in questo caso, silenzio. Tanto - è stato più volte ribadito, sciorinando verità che comunque non spostano di una virgola il pericolo - arriverà il maestrale e sarà il vento a ripulire l'aria.
LA DENUNCIA «Nonostante le ripetute segnalazioni dobbiamo prendere atto che il problema è stato disatteso, sottovalutato dall'amministrazione comunale. Eppure Cagliari possiede una rete di centraline, oltre a quella dell'Arpas, che permetterebbe di conoscere in maniera più estesa e con maggiore precisione la situazione dell'inquinamento atmosferico per poterlo affrontare», avvertono Annalisa Columbu e Vincenzo Tiana. «Le stazioni di Cagliari, Monserrato, Quartu e Assemini sono il termometro dell'andamento della qualità dell'aria per cui dovrebbero interessarsi della questione anche gli organi di governo della costituenda città metropolitana insieme alla Regione».
L'APPELLO Un vero e proprio appello, questo di Legambiente, perché i Comuni, la Provincia e la Regione esaminino con urgenza questa situazione allarmante prendendo esempio da quanto hanno disposto in queste settimane le altre città. «Poiché la causa principale dello smog è rappresentata dal traffico, tutte le misure prevedono la riduzione drastica della circolazione e il potenziamento dei mezzi pubblici», conclude Legambiente.
Andrea Piras