Rassegna Stampa

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Cagliari, Monserrato, Quartu e Assemini: sos inquinamento atmosferico

Fonte: web Castedduonline.it
28 dicembre 2015

 


L'allarme di Legambiente: a Cagliari e area vasta un dicembre da incubo per l'inquinamento. Valori allarmanti rilevati più volte dalle centraline

Autore: Redazione Casteddu Online il 27/12/2015 12:20

 

 


Alla pari di tante città del resto d’Italia anche per l’area cagliaritana in relazione alle perduranti condizioni di stabilità atmosferica, si registrano valori allarmanti dell’inquinamento atmosferico nell’area Cagliaritana e al centro del Campidano.  Sulla base dei bollettini giornalieri,  per quanto riguarda le polveri sottili del PM10, emessi dall’ARPAS   relativi al mese di dicembre fino al giorno 21 e riportati nella tabella allegata, esaminati dal nostro comitato scientifico, per l’area cagliaritana si registra:

-A Cagliari (su 20 giorni di misure ) sono stati rilevati 8 superamenti del valore limite di 50 microgrammi /metro cubo, con una media mensile comunque elevata di 46,93 microgrammi /metro cubo;

-A Monserrato (su 21 giorni  di misure ) sono stati registrati 12 superamenti, ,  del valore limite di 50 microgrammi /metro cubo, con una media mensile comunque elevata di 45,04 microgrammi /metro cubo;

-A Quartu S.Elena (su 20 giorni di misure) sono stati rilevati 9 superamenti  del valore limite di 50 microgrammi /metro cubo, con una media mensile comunque elevata di 47,30 microgrammi /metro cubo;

- Ad Assemini (su 16 giorni di misure) sono stati registrati 7  superamenti del valore limite di 50 microgrammi /metro cubo, con una media mensile  comunque elevata di 48,09 microgrammi /metro cubo.

Una situazione ancora più critica per quanto concerne il PM10 si è verificata al centro del Campidano, dove nella stazione di monitoraggio  di S. Gavino, su 21 giorni di misure, sono stati registrati 18 superamenti del  valore limite di 50 microgrammi /metro cubo, con una media  mensile elevatissima di  72,30 microgrammi /metro cubo.

Per fortuna che nei mesi precedenti del 2015 i valori sono risultati inferiori a quelli corrispondenti del 2014, grazie ai giorni ventosi.

In sostanza il mese di dicembre 2015  presenta dei valori di inquinamento atmosferico da PM10 più elevati del dicembre 2014 e si  può anche notare che nei  giorni  16 – 17 - 18 dicembre il valore limite è stato abbondantemente superato in contemporanea in tutte le stazioni  con un picco di 105,74 il 17 dicembre a S.Gavino.

"Avevamo recentemente già segnalato- spiega Legambiente- che, dai dati del rapporto ARPAS 2014, a Cagliari e Monserrato erano stati registrati 40 superamenti annui mentre a Quartu S.Elena nel 2013 si erano avuti 44 superamenti, rispetto al limite dei 35 superamenti annui oltre i quali i comuni hanno l’obbligo dalla legge di adottare misure idonee a proteggere la salute.

Bisogna sempre avere presente  che, per il PM10, i 35 superamenti annui, rispetto ai 50 μg/m3 sulla media giornaliera,  costituiscono un valore limite  per la protezione della salute umana, adottato in Italia in deroga, in attesa dei limiti più restrittivi UE.

La situazione critica di Cagliari è stata indicata recentemente anche dall’ISTAT : “In deciso peggioramento nel 2014 i parametri del PM10 a Palermo e Cagliari, sia per i giorni di superamento della media giornaliera (rispettivamente da 34 a 64 e da 35 a 65), sia per la crescita della concentrazione media annua oltre la soglia ammessa”.

Nonostante le ripetute segnalazioni degli ultimi anni  dobbiamo purtroppo prendere atto  che il problema è stato  disatteso e sottovalutato dalla Amministrazione del Comune di Cagliari. Eppure la città di Cagliari possiede  una propria rete di centraline, oltre quella dell’ARPAS, che permetterebbe di conoscere in maniera più estesa  e con maggiore precisione la situazione dell’inquinamento atmosferico in città, per poterlo affrontare meglio.  

Si deve anche sottolineare che le stazioni di Cagliari, Monserrato, Quartu ed Assemini sono praticamente il termometro dell’andamento della qualità dell’aria nella conurbazione  cagliaritana per cui dovrebbero interessarsi della questione anche gli organi di governo della costituenda città metropolitana, insieme alla Regione.

L’inquinamento atmosferico è il più grande rischio per la salute ambientale in Europa. Si accorcia la durata della vita delle persone e contribuisce a gravi malattie come le malattie cardiache, problemi respiratori e il cancro. A dirlo è il rapporto  “Air quality in Europe — 2015 report” pubblicato oggi dall’Agenzia europea dell’ambiente (Eea), secondo il quale «l’inquinamento atmosferico continua ad essere responsabile di oltre 430 000 morti premature in Europa».