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Zedda contro Zedda. Stesso cognome per due sfidanti. Almeno questo nei piani di Forza Italia che sembra aver individuate il candidato ideale per l’assalto a palazzo Bacaredda. Alessandra Zedda, volto noto del basket femminile cittadino, consigliere regionale Fi, ex assessore regionale alla Programmazione ed ex assessore al Decentramento al Comune di Cagliari ha, per il partito di Berlusconi in Sardegna, il profilo giusto per riallacciare le relazioni politiche coi moderati, riunire una coalizione frantumata e vincere la sfida contro Massimo Zedda.
Lei per ora si è tirata indietro. Teme di bruciarsi (battere il sindaco in carica è tradizionalmente un’impresa difficoltosa) in vista delle elezioni regionali future, per le quali ambisce ad un ruolo di primissimo piano. Scartati gli altri nomi: Farris ha ritirato la propria disponibilità a candidarsi dopo la diserzione dei moderati al tavolo della coalizione. Massidda, in campagna elettorale praticamente da oltre un anno, è inviso a parte di Forza Italia (Farris in primis) e ai moderati ed è destinato a proseguire la propria corsa in solitudine. Non sembrano convincere per diversi motivi Emilio Floris (anagrafe) e il presidente di Confcommercio Alberto Bertolotti (inesperienza). La caccia al candidato è dunque complicate e in tanti sperano in un risolutivo intervento del Cavaliere in persona per sbrogliare la matassa. Perché soltanto un nome “forte” sarebbe in grado riportare nel centro destra (con Fi e Fdi), Udc, Psd’Az e Riformatori i quali, nel caso contrario potrebbero disperdersi e correre chi in solitudine (Vargiu dei Riformatori è vinto le primarie di Ca_mbia riportando un risultato più che soddisfacente in termini di partecipazione) e il consigliere Paolo Casu, chi col centrosinistra (Udc e Psd’Az).
A sinistra il quadro è chiaro: Zedda ha incassato l’appoggio del Pd per acclamazione, ma deve fare i conti col fronte aperto a sinistra da Cagliari Capitale, dove si fa largo il consigliere comunale Enrico Lobina.
Gli attivisti sardi che fanno capo al Movimento 5 Stelle hanno annunciato ufficialmente la partecipazione alle prossime comunali cagliaritane, ma pesano divisioni interne e non c’è ancora nulla di certo su programma e modalità di scelta di candidati al consiglio e aspirante sindaco.