Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La vita è bella ma il lavoro non c'è

Fonte: L'Unione Sarda
22 dicembre 2015

Indagine in tutta Italia: migliorano le condizioni nell'Isola, resta il disagio economico nel sudovest

 

Classifica delle province: la Gallura sesta, Cagliari in forte crescita Bello vivere in Sardegna. Certo, meglio non pensare al lavoro che non c'è, alle imprese che chiudono o arrancano e al cronico isolamento di una terra in mezzo al mare a continuità ridotta. La puntuale classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita nelle province italiane ci invita a essere ottimisti, ci dice che le cose stanno migliorando. Addirittura c'è la Gallura che svetta, raggiungendo il sesto posto nazionale, Cagliari che cresce (recupera ben 24 posizioni) ma Sassari che scivola sempre più giù (-23 posti). In certi casi il podio è assicurato, come con la sicurezza che aumenta grazie a un netto calo dei reati. Brutte notizie arrivano da Carbonia-Iglesias e Medio Campidano, relegate in fondo alla lista, con dati preoccupanti su occupazione e industrie.
LA CLASSIFICA È Bolzano - certifica Il Sole , che divide l'indagine in sei categorie principali - la provincia italiana nella quale si vive meglio, con Trento che si prende la terza posizione. La piazza d'onore se l'aggiudica Milano e il quarto posto è occupato da Firenze. Nella parte bassa finisce invece un gruppone di città del Sud: Reggio Calabria è maglia nera (posizione 110), preceduta da Vibo Valentia e Caserta. Prima delle province sarde è Olbia-Tempio, che si conferma una realtà territoriale dinamica sul fronte dell'imprenditoria e del credito. Il Nordest dell'Isola stravince anche con la pagella sulla popolazione, che mette insieme, tra gli altri, gli indicatori di densità abitativa, speranza di vita media e saldo migratorio. Per trovare la seconda dell'Isola bisogna scendere fino alla 39esima posizione con Cagliari in buona crescita trainata dai dati su ordine pubblico, popolazione e tempo libero. Seguono poi Nuoro (43esimo posto complessivo e primo assoluto per la sicurezza), Ogliastra (50°) Oristano (59° e buoni risultati su servizi e ambiente), Sassari (67°, un crollo dovuto alle pessime performance per tenore di vita, affari e lavoro), chiudono Carbonia-Iglesias (84°) e Medio Campidano (94°) che perdono ancora punti rispetto al 2014.
SOLDI E CONSUMI Sono gli indicatori su “tenore di vita” e “affari e lavoro” a fare da zavorra alle province sarde. Guardando i consumi mensili per famiglia, appaiate al terzultimo posto ci sono Nuoro e Ogliastra, con 1.245 euro di media, contro i quasi 2mila nazionali e i 2.660 della ricca Bolzano. E non va granché meglio a Cagliari (1.581 euro) e Sassari (1.592). Così se l'importo medio mensile delle pensioni è di 1.127 euro a Milano, nell'Isola non si superano i 733 euro. E ancora: per fare le vacanze all'estero gli abitanti di Como e dintorni spendono 1.360 euro mentre un sardo d'Ogliastra arriva a poco più di 50 euro. Anche i dati sul lavoro non danno una mano. Basta fermarsi al tasso di occupazione (tra i 15 e i 64 anni): a Bolzano il 71%, a Bologna e Firenze il 69, a Olbia-Tempio è il 51, a Cagliari il 50 e nel Medio Campidano si scivola al 41%. Segnali opposti sul versante delle imprese. La Gallura si conferma terra di affari col 67% di giovani imprenditori (18-29 anni) sul totale della stessa fascia d'età, a Cagliari la libera iniziativa non decolla (92° posto col 43%) e nel Sulcis Iglesiente va ancora peggio (ultima piazza con il 32%).
Alessandro Ledda