Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Basta, mi taglio le vene»

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2015

SU SICCU. Venditore di ricci minaccia di ferirsi dopo un controllo

 

«Ho una famiglia e devo permettere ai miei figli di studiare. Non potete affossarmi con questi controlli e con le sanzioni». Prima le parole, poi il gesto disperato davanti agli agenti della polizia municipale e agli ispettori della Asl impegnati in un controllo a Su Siccu: uno dei venditori di ricci ha afferrato un coltello e minacciato di tagliarsi le vene. Sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare alla calma l'uomo, convinto a evitare gesti estremi. L'area a ridosso del porticciolo è attrezzata per la vendita dei ricci, ma i commercianti autorizzati hanno una serie di limitazioni igienico-sanitarie. Per questo gli ispettori dell'Azienda sanitaria si sono presentati, accompagnati dai vigili urbani, per effettuare una serie di verifiche che ha fatto emergere alcune irregolarità. Così sono scattate le sanzioni.
Uno dei venditori ha reagito d'impeto e impugnato un coltello per poi piazzarsi davanti agli agenti: «Mi taglio le vene». Una protesta contro quello che ha definito «un accanimento». Lui e i colleghi, ha spiegato il commerciante, hanno «chiesto al Comune la possibilità di metterci in regola per la preparazione della polpa di ricci e di un piatto di pasta. Non ci viene permesso. Chiediamo solo di poter lavorare per guadagnarci da vivere».
Sono stati momenti concitati e sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Villanova. Ci è voluto un po' per riportare la calma. Il ricciaio ha poggiato il coltello e la situazione è tornata alla normalità. (m. v.)